Torino, neonata di 6 giorni salvata con colla istantanea da rara malformazione vascolare al fegato che "rubava" sangue al corpo, congestionando cuore e polmoni
La piccola aveva una lesione, diagnosticata in epoca prenatale, che consisteva in un "cortocircuito" che collegava in modo anomalo le arterie che partono dal cuore e le vene che vi ritornano e che stava "rubando" il sangue al resto del corpo, congestionando cuore e polmoni
Una neonata di soli sei giorni è stata salvata da una rara e gravissima malformazione vascolare al fegato grazie all'utilizzo di colla istantanea. L'intervento è avvenuto all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, dove i medici aveva diagnosticato alla piccola, già in epoca prenatale, una lesione che consisteva in un "cortocircuito" che collegava in modo anomalo le arterie che partono dal cuore e le vene che vi ritornano e che stava "rubando" il sangue al resto del corpo, congestionando cuore e polmoni. Questa condizione metteva seriamente a rischio la vita della bambina.
Torino, neonata di 6 giorni salvata con colla istantanea
I medici, tramite un lavoro congiunto di più specialisti, sono intervenuti con due procedure mininvasive, nella sala di Emodinamica dell’ospedale Regina Margherita: la prima a soli 6 giorni di vita e la seconda a 13 giorni. Con una tecnica innovativa, i medici sono riusciti a raggiungere la malformazione attraversando con cateteri i minuscoli vasi della neonata e ad occluderla con una colla acrilica, in una formulazione specifica, ma simile agli adesivi istantanei del commercio. L’intervento ha avuto un effetto immediato, la pressione si è alzata, il polmone si è decongestionato, reni, fegato e cervello hanno ripreso ad essere nutriti normalmente.
La malformazione diagnosticata alla bimba operata a Torino non è il primo caso al mondo. Negli scorsi mesi, altri piccoli sono stati operati subito dopo il parto o addirittura mentre erano ancora nella pancia della loro mamma, per varie problematiche. Nel gennaio del 2025, una bambina è nata prematuramente a 28 settimane con un tumore di 600 grammi. La piccola, alla quale è stato dato il nome di fantasia Anna, era già stata operata due settimane prima, precisamente alla 26esima settimana di gestazione, nell'utero della mamma. L'intervento e la nascita sono avvenuti nella Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano. Ogni volta che vengono diffuse queste notizie, in molti ricordano gli studi effettuati sul possibile ruolo dei vaccini Covid. In questo ambito, lo scorso anno aveva catturato l'attenzione uno studio Pfizer in cui l'azienda avrebbe ammesso "l'aumento di 3,9 volte del tasso di anomalie congenite e ritardi nello sviluppo dei neonati", dopo la somministrazione del vaccino alle donne incinte.
I due interventi effettuati a Torino sono tecnicamente riusciti e la piccola ha ripreso a respirare autonomamente, anche se è ancora ricoverata in Rianimazione. “È stata una sfida complessa ma vedere la piccola neonata riprendersi e tornare alla vita è la più grande soddisfazione”, hanno spiegato gli specialisti. Il direttore generale della Città della Salute, Livio Tranchida, ha aggiunto: “Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze multidisciplinari della nostra Città della Salute e della Scienza con professionisti sanitari che hanno reso possibile ciò che non lo sembrava essere più in una situazione disperata”.