29 Agosto 2025
L'informazione democratica italiana nutre percezioni nordcoreane: escono le infamie istituzionali sotto pandemia e quasi tutti, fatte salve le solite rarissime eccezioni, le ignorano o se ne lamentano indignati: il vero scandalo è che siano uscite, che si sappiano. Cosa hanno fatto questi nostri governanti democratici è presto detto: si preoccupavano di spacciare tutte le dosi in esubero sapendole esiziali: "diamole ai galeotti, ai portuali che male non facciamo anzi il contrario". Truccavano i verbali, estendevano le fasce da vaccinare come un elastico e risolvevano la questione col consenso informato così da renderlo "un guazzabuglio incomprensibile, così firmano senza capire e noi dormiamo tranquilli". Metodi da mafiosi, da stragisti, di un cinismo rivoltante, da fare impallidire Hamas. Se qualcuno tradiva uno scrupolo subito lo soffocava, lo superava. A distanza di anni, una volta scoperti, hanno rivendicato i loro crimini, il loro servilismo politico, con immutata protervia. Nessuno pagherà in nessun modo. Hanno fatto carriera, sono diventati commentatori, politici, qualcuno si è comprato un castello. Con quali soldi? Non è abbastanza per una Norimberga come la reclama l'immunologo Garavelli? No, nel Paese machiavellico e indecente l'unica vergogna è che tanto si sappia, a dire della rimozione forzata per tutto. A Bologna risolvono il problema dei drogati regalandogli pipe di crack.
Finchè, inopinatamente ma non troppo, in tempi di sputtanamento generale salta fuori un cantante festivaliero, tale Stash Fiordispino, già pupattolo del giro di Maria de Filippi, che accusa un Covid di ritorno e “Sto malissimo”. Sta così male che rinvia di una settimana un concerto e per dare corpo all'allarme non trova di meglio che riciclare un video di quattro anni prima dove compariva sofferente e intubato. Non ha assunto plurime dosi? E allora come spiega il contagio allora e soprattutto oggi? “Ah, solo un'influenza ma io avevo paura di morire”. E dovrebbe attaccarla agli altri? Chi invece è morto confidando nei burocrati che mengelianamente dicevano “Se diamo l'Astrazeneca sotto i 60 anni ci sarà una strage” non aveva paura, è andato al macello confidando nell'umanità dei medici stragisti.
Servirà questa consapevolezza, questo sputtanamento verticale? O si risolverà nel solito lavacro per cui il potere si copre a vicenda? Personalmente abbiamo pochi dubbi con buona pace di chi difende la Commissione Covid: sì, le cose escono, si sanno, ma si sapevano bene o male anche prima, non c'è stupore, c'è solo la mestizia delle conferme. Ma la Commissione, che in teoria avrebbe poteri istirtuzionali analoghi a quelli di una Corte di giustizia, saprà, avrà poi il coraggio di comminare sanzioni all'altezza? Intanto siamo ancora in attesa della commissione gemella, quella sui vaccini: voi con questi chiari di luna ci credete? Oportet ut scandala eveniant dicevano i romani, ma la morale latina era dura, ferrea, dopo lo scandalo la punizione e spietata punizione; oggi gli “scandala” si usano per fare punteggio, per fare curriculum in base alla massima aurea “così fan tutti” e qui non si guarda in faccia a nessuno. Nel cinismo vomitevole dei medici mengeliani che dicevano “faremo stragi, moriranno ragazzini” si rispecchia la classe politica che li ha nominati e la classe giornalistica che li copre, li coopta, li fa diventare dei loro, commentatori propagandisti con la foglia di fico dell'esperienza, dell'autorevolezza scientifica. E cosa dicono? Lo stesso di sempre: vaccinarsi per tutto, senza limiti, senza badare alle conseguenze tanto tutto è sicuro, tutto è garantito. Lo dicevano anche tre, quattro anni fa e in privato si confidavano: dopo Camilla Canepa i morrti non li conteremo più. In compenso non dicono, nessuno dice delle continue scoperte o consapevolezze quanto a letalità dei vaccini, come quella appena maturata da un gruppo di ricercatori tedeschi giunti alla conclusione che i sieri a mRNA del Covid sono arricchiti con contaminanti del DNA che causano il cancro. In sostanza, i test di laboratorio su più lotti di "vaccino" Pfizer hanno rivelato concentrazioni residue di DNA plasmidico con contaminazioni che oscillano da 12 a 17,8 ng/μL, superando di gran lunga la soglia legale dell'Unione Europea di 0,033 ng/μL per dose. I risultati della ricerca dicono che la contaminazione del DNA ha superato i livelli di sicurezza di circa 300-500 volte.
Fino a prova contraria, una comunità scientifica è chiamata, sarebbe chiamata a confrontarsi su evidenze di questo genere. Non a ripetere a mantra, a pappagallo che i vaccini sono buoni e giusti e che chi accusa malattie dopo averli presi è un pazzo o un farabutto. Mi chiamano ad una intervista radiofonica, contro il parere di chi comanda, che vorrebbe restare nell'indifferenza opportunistica, chiamano in un'ora qualcosa come 50 ascoltatori: 50 malati di cancro, di paralisi, di linfoma, di qualsiasi cosa. Tutti nella certezza, confermata dagli stessi medici, che tutto è scoppiato dopo i vaccini. Poi arriva un habituè sanremese di nome Stash, autore di infantili jingle pubblicitari, e rinfocola la psicosi siccome deve rinviare un concerto per il raffreddore.
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