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Comitato “No agli Emendamenti al Rsi”: “Governo dica no alla censura dell’Oms, biolaboratori per sviluppo tecnologie genetiche e definizione generica di pandemia”

Le origini del virus rimangono avvolte nel mistero e la risposta globale, inclusa la gestione inefficace della pandemia in Italia con le gravi perdite umane, reazioni avverse e l'acquisto di vaccini ritenuti eccessivi, di cui, per quello che è dato sapere, si dispongono ancora molte scorte inutilizzate

05 Maggio 2025

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Oms, fonte: imagoeconomica

Comitato “No agli Emendamenti al RSI”

Quando si toccano temi cruciali per il futuro della Nazione, sembra calare una fitta cortina di silenzio. Una censura, denunciano voci sempre più preoccupate, che non risparmia né la penna dei giornalisti né le decisioni del governo. Ma cosa sta succedendo realmente?

Il 19 luglio 2025 si configura come una data spartiacque per l'Italia: entro questo termine, il Parlamento ha la facoltà di respingere gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) approvati durante la 77a Assemblea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il nodo cruciale del contendere risiede, secondo le segnalazioni, in una serie di punti che minerebbero la sovranità nazionale in materia sanitaria e aprirebbero scenari inquietanti per la sicurezza.

Tra le modifiche contestate, spicca l'introduzione di meccanismi che, di fatto, legittimerebbero una forma di censura e la creazione di un ente sovranazionale con il potere di definire unilateralmente ciò che è "giusto" e ciò che non lo è (come specificato nell’allegato 1, pagina. 44 del documento). Inoltre, la possibilità di accordi sanitari secretati tra Stati, che sottrarrà trasparenza a decisioni potenzialmente impattanti sulla salute pubblica (pag.29 art 43.7 del documento), risulta molto pericolosa e particolarmente esecrabile.

L'attenzione si concentra poi sull'inclusione dei biolaboratori (pagina 13 del documento, Art.13.8) come strumenti ordinari per lo sviluppo di tecnologie genetiche, un aspetto che solleva interrogativi etici e di sicurezza. Non meno allarmante è la definizione generica di "pandemia" (pagina 4 del documento, Art. 1 Definizioni), che potrebbe essere strumentalizzata per dichiarare emergenze sanitarie su basi labili, aprendo la strada a interventi discrezionali da parte dell'OMS, potenzialmente influenzati da dinamiche geopolitiche o interessi particolari.

Il timore è che, con l'adesione a tali emendamenti, i Paesi membri diventerebbero di fatto soggetti alla gestione sanitaria dell'OMS, un'ingerenza percepita come rischiosa e potenzialmente orientata da logiche private o da interessi di singoli Stati. A ciò si aggiungono le perplessità sulla leadership dell'OMS, guidata da Tedros Adhanom Ghebreyesus, il cui passato in Etiopia è stato oggetto di controversie legate a presunti crimini di guerra.

Non si placano, inoltre, le ombre sulla gestione della pandemia di COVID-19. Le origini del virus rimangono avvolte nel mistero e la risposta globale, inclusa la gestione inefficace della pandemia in Italia con le gravi perdite umane, reazioni avverse e l'acquisto di vaccini ritenuti eccessivi, di cui, per quello che è dato sapere, si dispongono ancora molte scorte inutilizzate, configurando così un vero e proprio danno erariale, restano un capitolo controverso su cui, denunciano, non si è fatta piena luce. L'Organismo chiamato dalla Commissione Covid non si è presentato alla commissione parlamentare d'inchiesta (come riportato dal presidente della commissione parlamentare COVID, Marco Lisei il 01 aprile 20205), eppure lo Stato italiano sembra intenzionato a conferire all'OMS un ruolo guida nella sanità nazionale, ignorando le preoccupazioni espresse.

Le criticità non si fermano qui. Si fa notare come i punti ora in discussione fossero già presenti in una bozza di "trattato pandemico" dell'OMS che, negli anni scorsi, non aveva avuto accoglimento proprio per la resistenza degli Stati. Ora si paventa un aggiramento di tale opposizione attraverso il Regolamento Sanitario Internazionale, già approvato nel 2005 dai parlamenti degli Stati membri. La strategia, secondo le denunce, consisterebbe nel far entrare in vigore le modifiche in modo tacito: se il Parlamento italiano non le respingerà entro il 19 luglio, esse diverranno operative senza un voto esplicito o un ampio dibattito pubblico e parlamentare.

"Vi rendete conto di come si prendono gioco di noi, eppure tutto tace?", si interrogano i promotori della protesta, evidenziando come l'attenzione pubblica sia spesso dirottata su temi, pur importanti, ma meno urgenti come l’uscita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della sanità). Se gli emendamenti non verranno rigettati l’OMS risulterà ancora di più rafforzata.

Per rompere questo muro di silenzio, è nato un comitato che raccoglie 43 tra associazioni e comitati italiani. Oltre 9000 lettere sono state inviate a parlamentari e figure istituzionali di spicco, inclusi il Presidente Mattarella, la Premier Meloni, il Ministro del Trasporto Salvini e il Ministro della Salute Schillaci. Persone che in passato hanno espresso la loro attenzione verso la sovranità italiana, ma che ad oggi non hanno fornito alcuna risposta concreta. Anche i tentativi di coinvolgere i giornalisti per aprire un dibattito coordinato e continuo sono rimasti vani.

La decisione è stata quindi quella di organizzare un evento informativo presso il Senato, invitando giornalisti e senatori ad ascoltare esperti della materia. Dopo aver ottenuto due date (7 e 11 luglio) e aver fornito la documentazione richiesta, il Senato della Repubblica ha comunicato lapidariamente, via e-mail e senza ulteriori spiegazioni:

"Si comunica che non è stata concessa la sala richiesta per il convegno in oggetto. Ufficio Relazioni Esterne Servizio di Questura e del Cerimoniale Senato della Repubblica".

Un rifiuto che solleva interrogativi sull'accesso dei cittadini alle istituzioni e sull'utilizzo di spazi pubblici finanziati con le tasse dei contribuenti. "Perché una sala pagata dalle nostre tasse non può essere data ai cittadini per discussioni libere di questa entità?", si chiedono i promotori, denunciando una censura ancora più stringente nel negare persino un luogo di confronto.

"Questa vicenda è molto grave". Ci chiediamo per chi lavorino i nostri parlamentari. I loro stipendi li paghiamo noi, ma a chi rispondono se, dopo novemila email inviate, nessuno ci ha concesso una risposta e ci hanno bloccato la possibilità di avere la sala del Senato? Una sala che dovrebbe appartenere al popolo!" La mancanza di risposte e l'impedimento a discutere apertamente di questi temi cruciali pongono un'ombra inquietante sul rapporto tra istituzioni e cittadini e sul futuro della sovranità sanitaria italiana.

Il comitato 'No agli emendamenti del RSI dell'OMS' è nato nel febbraio 2025 con lo scopo di informare le istituzioni sui rischi e sulla pericolosità che stiamo correndo. Fanno parte del comitato le seguenti associazioni e comitati firmatari: Ancona Nuova, Apri il cassetto, Arbitrium Pronto Soccorso Giuridico, AsSis, ADV Albero della Vita, Associazione Culturale Rinascita Italica, Associazione Le Verità Nascoste, ATTOPRIMO (Salute Ambiente Cultura), Associazione Libera Italia, Arcapacis, CLN Resistenza, Corvelva, CO.S.AR COMITATO SANITARI AREZZO, Comilva, Comitato Immuni per sempre, Comitato L'Altra Verità, Comitato Liberi di muoversi, Comitato Nazionale Psicologi per l’Etica, La Deontologia e le Scienze Umane, Comitato Medico Fare Ordine - FARO, Condav ETS, Coordinamento Comitati Guariti Covid, Danni Collaterali, Diritti Umani e Salute, E.A.V. (Osservatorio Legale Effetti Avversi da vaccini), Eunomis, FederSolidAli, FISI, Il coraggio dell'Anima, IDU PLVDA-APS, ITAli, I Guardiani del Cielo, MiCiA, Nuovo Mondo Aps, OSA polizia, 1Life, Persone in Cammino (associazioni danneggiati Vaccino Covid - 19), Popolo Unito, Resistenza Radicale, SIM (Società italiana di Medicina), Sindacato d'Azione, Trilly La Gente come noi APS, U.I.F. (Unione Italiana Forense).

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