13 Aprile 2025
Fonte: imagoeconomica
I professori Mariano Bizzarri, Università La Sapienza, Marco Cosentino, Università dell'Insubria, e Giovanni Frajese, Università Foro Italico, insieme al Dottor Maurizio Federico, Istituto Superiore di Sanità, e al Dottor Alberto Donzelli, già membro del Consiglio Superiore di Sanità hanno messo in guarda la popolazione dai gravi rischi di sicurezza derivanti dal vaccino anti-Covid Kostaive già approvato nel dicembre 2024 e commercializzato su approvazione della Commissione europea. Secondo gli esperti, la tecnologia autoreplicante saRna su cui si basa il siero è ancora inesplorata ed esistono importanti rischi sulla salute anche nei soggetti sani, tra questi l'aumento delle cellule che possono essere attaccate e uccise nella risposta immunitaria anti-Spike indotta.
Gli esperti hanno criticato profondamente i recenti fatti riguardanti l'approvazione e la successiva approvazione per la commercializzazione del vaccino anti-Covid all'interno dello spazio europeo, avvenuta senza i dovuti approfondimenti sui possibili pericoli associati al suo uso su soggetti sani. Nel 12 dicembre 2024 il Committee for Medical Products for Human Use (Chmp) dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha approvato il siero Kostaive come presidio per l'immunizzazione contro il Covid-19 e il 12 febbraio 2025 è arrivata l'approvazione per la sua commercializzazione dalla Commissione europea.
Gli esperti sono concordi nel ritenere che questi passaggi siano avvenuti senza le necessarie indagini da parte di ricercatori privi di conflitto di interessi nel tema sui rischi derivanti dall'uso del siero Kostaive e le risposte immunitarie provocate nel fisico di soggetti sani. Infatti, secondo i professori Bizzarri, Costantino, Frajese e i dottori Federico e Donzelli, la tecnologia saRna su cui si basa il siero Kostaive è ancora più inesplorata di quella a mRna. Tra i possibili effetti pericolosi vi è l'aumento delle molecole di saRna per effetto della risposta immunologica anti-Spike indotta, questo porterebbe alla produzione e al rilascio di vescicole extracellulari di origine cellulare che incorporano genomi virali completi, dando origine a nuovi cicli replicativi.
"Non ci troviamo in un situazione emergenziale, eppure è stato dato l'ok alla commercializzazione di un siero di cui si conoscono poco gli effetti avversi", hanno sottolineato gli esperti, facendo appello alle autorità affinché eseguano gli approfondimenti necessari e denunciando i media per aver apposto il silenzio sul tema.
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