01 Febbraio 2025
Fondazione Tommasino Bacciotti
Per l'ottavo anno consecutivo la famiglia Caridi ha consegnato a Paolo Bacciotti, Presidente della Fondazione omonima, un assegno di Euro 5.000,00: la cifra è il risultato delle donazioni effettuate dai visitatori che nel periodo dall' 8 Dicembre al 6 di Gennaio hanno ammirato i 30 presepi che ogni anno la famiglia Caridi espone nelle sale del Rivoli Boutique Hotel, situato in Via della Scala n° 33. Il totale è il risultato dal raddoppio delle donazioni che ogni anno la famiglia Caridi fa. Il contributo, erogato in questi otto anni di collaborazione, andrà a realizzare il 27° appartamento che la Fondazione Baciotti mette a disposizione delle famiglie dei bambini che si curano all'ospedale Meyer. "E un onore per noi - dice Chiara Caridi - contribuire ad un'azione così determinante e continuativa nei confronti delle famiglie colpite da malattia gravi. La nostra stima verso l'ospedale Meyer è il motore che ci guida in questa azione che pensiamo continuerà ancora per molti anni". La Fondazione Tommasino Bacciotti nasce nel 2000 in memoria di Tommasino, un bambino affetto da tumore cerebrale. Dalla sua fondazione, l’organizzazione si impegna a supportare le famiglie dei bambini ricoverati presso l’Ospedale Pediatrico Meyer attraverso alloggi e sostegno alla ricerca. Gli obiettivi includono l’ampliamento delle Case Accoglienza, il finanziamento della ricerca scientifica, e l’organizzazione di eventi per sensibilizzare e raccogliere fondi. L’esperienza della fondazione si riflette nelle numerose iniziative e progetti realizzati negli anni. Visita le nostre gallerie fotografiche per scoprire di più sulle nostre attività. Molti non lo sanno, ma il cancro colpisce anche i bambini e in alcuni casi con forme maligne e difficilmente curabili. Tommaso Bacciotti, nato nel 1997, era affetto da una rara forma di tumore cerebrale particolarmente aggressiva, il pinealoblastoma, che si è manifestato quando aveva appena nove mesi. “Tommasino” è stato sottoposto a cure chemioterapiche intense presso l’Ospedale Meyer e ad interventi neurochirurgici, sia in questo ospedale sia all’estero, permettendo il controllo della malattia per appena un anno. Nel settembre 1999 il tumore si è ripresentato ed il piccolo Tommasino è scomparso il 19 dicembre dello stesso anno. I genitori Barbara e Paolo hanno deciso di convogliare le tante offerte di solidarietà giunte dopo la perdita del loro figlio, nella creazione di un fondo permanente intitolato a “Tommasino”, dedicato allo studio e alla cura di questi tumori e all’accoglienza delle famiglie con bambini colpiti da tali patologie. Esperienze come questa sono rare ed estremamente intense. Tommasino aveva, come tutti i bambini, un’enorme energia e voglia di vivere che i genitori non vogliono disperdere. Questa forza positiva deve servire per aggregare quella di altre persone sensibili a questo problema e disposte a dare il loro contributo. Tommasino è stato una realtà bellissima e questa iniziativa deve essere motivo di gioia: trarre energia dalla morte di una persona amata è la migliore reazione possibile. Non commiserazione o pietà, ma costruttività. A questo scopo la famiglia di Tommasino ha istituito una fondazione benefica a favore dello studio e le cura dei tumori cerebrali infantili.
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