22 Gennaio 2025
Covid vaccino (fonte foto Lapresse)
Da inizio 2025, almeno 22 persone al di sotto dei 60 anni sono morte per malori improvvisi, spesso associati a insufficienze cardiache sulle quali non sono state condotte indagini più approfondite.
In pochissimi casi di morte improvvisa infatti vengono effettuate analisi approfondite per capire quali siano le ragioni dei decessi improvvisi e in Italia bisogna prima sapere cosa andare a cercare.
“Il perito quasi sempre si ferma all’esame macroscopico del tessuto, degli organi lesi e si limita ad affermare: ‘Arresto respiratorio’ o ‘Arresto cardiocircolatorio’, guardando e descrivendo solo l’area alterata per necrosi, o per altro di patologico», ha spiegato Robbi Manghi, medico legale, tra i consulenti tecnici d’ufficio (Ctu) del tribunale di Reggio Emilia.
Di queste morti improvvise quindi difficilmente si conosceranno quali sono le cause che le hanno generate.
Tra le regioni italiane soltanto in Toscana è presente un registro della morte cardiaca improvvisa (Torsade), che ha il compito di monitorare l’incidenza e di indagare la base genetica di tutti i casi di arresto cardiaco improvviso o morte cardiaca improvvisa extraospedalieri. Ancora soltanto in Toscana di recente è stata presentata presentata una proposta di legge regionale per ridurre il numero di decessi eccessivi tra i giovani.
Infatti “senza un adeguato screening non si può ottenere una correlazione oltre ogni ragionevole dubbio”, afferma Giuseppe Barbaro, responsabile del servizio di cardiologia ed ecocardiografia del dipartimento di Fisiopatologia medica dell’università di Roma La Sapienza.
Barbaro sta per pubblicare un libro in cui prende in esame le complicanze cardiovascolari associate alla vaccinazione anti Sars-cov-2 e la morte improvvisa. Oltre ad analizzare i diversi tipi di miocarditi, Barbaro afferma che l’effetto cardiotossico diretto della Spike può “associarsi a disfunzione ventricolare (scompenso cardiaco) e all’insorgenza di aritmie fatali (arresto cardiaco)”.
“In un alto numero di soggetti vaccinati è rilevabile una condizione di sviluppo di aree fibrotiche subepicardiche non ischemiche […] che rappresentano aree di instabilità elettrica che possono evocare aritmie ventricolari maligne”, prosegue il medico. Tali anomalie cardiache sono rilevabili soltanto mediante la prescrizione di esami di controllo specifici di secondo livello come la risonanza magnetica nucleare cardiaca, “anche oltre un anno dall’insorgenza della miocardite”.
Sempre più studi mostrano chiaramente la presenza della proteina Spike in tutto l’organismo e il suo accumulo nel tessuto cardiaco assieme ad alcune nanoparticelle lipidiche potenzialmente pericolose.
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