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Mariastella Giorlandino: "Vigilare sui fondi erogati alle strutture sanitarie"

L’U.A.P., l’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata, chiede al Governo un Organo di Controllo unico a livello nazionale per vigilare sui fondi erogati alle strutture sanitarie al fine di evitare un totale tracollo della sanità pubblica e di quella privata accreditata e autorizzata

31 Ottobre 2024

Mariastella Giorlandino: "Vigilare sui fondi erogati alle strutture sanitarie"

Mariastella Giorlandino

L’U.A.P., l’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata, chiede al Governo un Organo di Controllo unico a livello nazionale per vigilare sui fondi erogati alle strutture sanitarie, al fine di evitare un totale tracollo della sanità pubblica e di quella privata accreditata e autorizzata.

Questa richiesta, che nei prossimi giorni verrà formulata ufficialmente, costituisce un passo ulteriore nella strategia di confronto con Palazzo Chigi, che finora ha evitato di replicare e di aprire un dialogo costruttivo.Dunque dalla protesta alla minaccia di sciopero ad una piattaforma di proposte con lo scopo, non dichiarato, ma evidente, di arrivare ad un confronto decisivo.

E' che venga costituito un Organo di Controllo unico a livello nazionale per mettere fine al disordine generale che penalizza chi si attiene alle regole e favorisce pericolose derive

Il settore è con l’acqua alla gola, il “cartello” che si riconosce nella U.A.P., e che rappresenta 27.000 aziende, è pronto a reagire per vigilare sui fondi erogati e sui progetti realizzati, per garantire trasparenza nell'applicazione delle norme, così da tutelare le aziende italiane sane nell'erogazione delle attività sanitarie, secondo i giusti percorsi autorizzativi e nel rispetto della normativa di settore, evitando favoritismi di lobby, come invece avvenuto per le c.d. "farmacie dei servizi".

I rimborsi delle prestazioni previste per le strutture sanitarie pubbliche sono gli stessi di quelli previsti per la sanità privata accreditata, eppure non hanno più subìto aggiornamenti da oltre 30 anni e, conseguentemente, non sono più sostenibili per le strutture sanitarie, soprattutto per quelle pubbliche nelle regioni in piani di rientro. 

Per questo bisogna evitare demagogie politiche che tendono a mettere contro pubblico e privato. Il privato accreditato, infatti, è molto più economico e costituisce un reale sostegno per gli ospedali pubblici, che necessitano una riorganizzazione per evitare gli sprechi e continuare a garantire un servizio sanitario che è tra i migliori al mondo.

L’U.A.P. porta avanti i propri principi fondati su legalità, trasparenza e reali percorsi diagnostici, a garanzia e tutela del diritto alla salute dei cittadini italiani, tutelato dall’art. 32 della Costituzione e contro le lobby.

Per far ciò e per garantire la giusta prevenzione non si possono autorizzare strutture prive di requisiti autorizzativi, professionali e strutturali, come ad esempio è stato fatto con le c.d. “farmacie dei servizi”, per le quali sono stati stanziati oltre 112 milioni di euro di fondi per fare eseguire screening diagnostici alle farmacie che agiscono con una mera autorizzazione comunale alla vendita di prodotti, prive quindi di autorizzazioni regionali all'esercizio delle attività sanitarie, prive degli oltre 420 requisiti richiesti dal D.Lgs. n. 502/1992 e senza assunzione di responsabilità civili e penali nell'erogazione dei propri servizi sanitari.

L’U.A.P. non è contro le farmacie dei servizi, ma chiede la tutela della qualità e l’applicazione uniforme delle normative di settore e stupisce tutta l’Italia sanitaria che questo non sia stato considerato e valutato.

Per tali ragioni, l’U.A.P., rappresentativa di 27.000 strutture sanitarie a livello nazionale, sostenuta dall’OMCEO, dai medici di base e dagli infermieri e dalle maggiori associazioni di categoria, intende portare questo scenario con le relative proposte di soluzione direttamente nel cuore del sistema politico, a Montecitorio, e ha indetto una ulteriore conferenza stampa che si terrà l’11 novembre alla Camera dei Deputati, nel corso della quale verranno affrontati i punti nodali della questione e verrà illustrato il pacchetto di richieste dell’Unione:  la nomina di un Organo di Controllo a livello nazionale per vigilare sui fondi erogati; l'adeguamento dei fondi per la sanità italiana; Decreto Trasparenza; aggregazioni per le strutture che erogano meno di 200.000 prestazioni; necessità che tutti coloro che erogano prestazioni sanitarie ripettino i requisiti previsti dal D.Lgs. n. 502/1992; no al Payback sui dispositivi medici.

Mariastella Giorlandino, Presidente U.A.P., Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata

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