26 Ottobre 2024
Vaccino Covid (fonte foto Lapresse)
Vaccini Covid scaduti e falsificati sarebbero stati scoperti a Corigliano Rossano, in Calabria. Alcuni medici potrebbero rispondere di “responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario”. La Procura di Castrovillari ha chiuso le indagini preliminari, scattate dalla denuncia di un 53enne, riguardanti presunte falsificazioni di lotti di vaccini covid. Le accuse fanno riferimento alla somministrazione di vaccini scaduti presso l’hub vaccinale di viale De Rosis a Corigliano Rossano, in Calabria.
Le indagini erano state avviate a luglio 2024 dai carabinieri di Rossano e avrebbero rivelato un presunto sistema illecito all’interno della struttura sanitaria. Infatti, alcuni medici avrebbero falsificato documenti ufficiali per nascondere l’utilizzo di vaccini scaduti. Questo comportamento illecito, se confermato dalle indagini, avrebbe esposto molti cittadini a gravi rischi per la salute, poiché i vaccini covid scaduti somministrati non erano più efficaci, contravvenendo ai protocolli sanitari.
G.C., ha lanciato un appello alla popolazione, invitando i cittadini a verificare i numeri di lotto riportati nelle loro ricevute vaccinali e a confrontarli con quelli registrati nei fascicoli sanitari personali. Inoltre, l'uomo avrebbe denunciato l’esistenza di incentivi economici di 25 euro per ogni somministrazione di vaccino, un sistema che, secondo lui, avrebbe spinto alcuni medici a ignorare la scadenza dei vaccini.
Inoltre, la Procura di Castrovillari ha intenzione di ascoltare nuovi testimoni per fare luce sulla vicenda. Il caso ha ha suscitato preoccupazione in tutta la Calabria, con vari comitati e associazioni locali che stanno considerando l'idea di verificare se simili irregolarità si siano verificate anche in altri centri vaccinali. Secondo molti, il caso di Corigliano Rossano potrebbe rappresentare solo la punta dell'iceberg di un sistema illecito molto più grande.
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