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Vaccini Covid Moderna scaduti e falsificati, chiuse indagini preliminari, un 53enne rimasto invalido, 2 indagati a Corigliano Rossano

Alcuni medici potrebbero rispondere di “responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario”. Inoltre, avrebbero falsificato documenti ufficiali per nascondere l’utilizzo di vaccini scaduti

26 Ottobre 2024

Vaccino Covid

Vaccino Covid (fonte foto Lapresse)

Vaccini Covid scaduti e falsificati sarebbero stati scoperti a Corigliano Rossano, in Calabria. Alcuni medici potrebbero rispondere di “responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario”. La Procura di Castrovillari ha chiuso le indagini preliminari, scattate dalla denuncia di un 53enne, riguardanti presunte falsificazioni di lotti di vaccini covid. Le accuse fanno riferimento alla somministrazione di vaccini scaduti presso l’hub vaccinale di viale De Rosis a Corigliano Rossano, in Calabria.

Vaccini Covid scaduti e falsificati

Le indagini erano state avviate a luglio 2024 dai carabinieri di Rossano e avrebbero rivelato un presunto sistema illecito all’interno della struttura sanitaria. Infatti, alcuni medici avrebbero falsificato documenti ufficiali per nascondere l’utilizzo di vaccini scaduti. Questo comportamento illecito, se confermato dalle indagini, avrebbe esposto molti cittadini a gravi rischi per la salute, poiché i vaccini covid scaduti somministrati non erano più efficaci, contravvenendo ai protocolli sanitari.

Un 53enne rimasto invalido

L'inchiesta è partita in seguito alla denuncia del 53enne G.C, peraltro soggetto allergico e iperteso, che, tra i  i danni riportati, registra "acufeni insopportabili con ipoacusia neurosensoriale improvvisa da reazione avversa a vaccino anticovid19 Moderna, intorpidimento alla mano destra e al dito del piede sinistro, abbassamento della vista e dolori muscolari acuti".
Falso ideologico sarebbe l'ipotesi di reato di intorno alla quale ruota l'indagine, partita dalle accuse lanciate nell'esposto al medico vaccinatore che somministrò il vaccino Moderna al paziente, nonostante la sollecitazione di quest'ultimo a optare per il Pfizer dietro parere del proprio medico curante. L'uomo, già a partire dalla notte seguente aveva cominciato ad accusare i primi forti disturbi pressori. I dolori lo spinsero a farsi visitare prima dal medico curante e poi dal primario del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Castrovillari, con successiva segnalazione all’Aifa della reazione avversa subita.
 
La richiesta di accesso agli atti ci fu nell'aprile del 2023 e si scoprì che al paziente sarebbe stato inoculato, come risulterebbe dalla ricevuta rilasciata il giorno della vaccinazione, una dose del lotto “216037”, mentre agli atti risulterebbe appartenere al lotto “3006323”. Nei giorni successivi ci fu una seconda denuncia da parte di un altro paziente, sempre con forti reazioni avverse, a cui è stato inoculato un vaccino diverso da quello che risulta agli atti.
 

2 indagati a Corigliano Rossano

Il fascicolo, aperto dal sostituto procuratore Simona Manera, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di almeno 2 persone. L'uomo 53 enne che ha denunciato l'irregolarità, G. C., residente a Rossano, è considerato invece parte offesa nel procedimento. L'uomo, difeso dagli avvocati Domenico e Veronica Sommario, G. C. avrebbe ricevuto uno dei vaccini sospetti, e il suo caso avrebbe poi innescato l'intera inchiesta.

G.C., ha lanciato un appello alla popolazione, invitando i cittadini a verificare i numeri di lotto riportati nelle loro ricevute vaccinali e a confrontarli con quelli registrati nei fascicoli sanitari personali. Inoltre, l'uomo avrebbe denunciato l’esistenza di incentivi economici di 25 euro per ogni somministrazione di vaccino, un sistema che, secondo lui, avrebbe spinto alcuni medici a ignorare la scadenza dei vaccini. 

Inoltre, la Procura di Castrovillari ha intenzione di ascoltare nuovi testimoni per fare luce sulla vicenda. Il caso ha ha suscitato preoccupazione in tutta la Calabria, con vari comitati e associazioni locali che stanno considerando l'idea di verificare se simili irregolarità si siano verificate anche in altri centri vaccinali. Secondo molti, il caso di Corigliano Rossano potrebbe rappresentare solo la punta dell'iceberg di un sistema illecito molto più grande.

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