03 Giugno 2024
Come stanno gli italiani? Abbastanza bene rispetto alla media OCSE e con una speranza di vita elevata. Tuttavia, il rapporto Health at a Glance 2023 dell'OCSE ci fornisce una fotografica più chiara sui punti dolenti della sanità italiana, con i suoi dati sui comportamenti dei cittadini, le risorse economiche dedicate alla salute e la gestione delle cure alla popolazione. Insomma, gli italiani stanno più attenti all’alimentazione, all’obesità, alla prevenzione di alcune patologie (soprattutto cancro al seno), fanno meno uso di farmaci generici, si vaccinano, ma... non riducono il fumo delle sigarette, non consumano abbastanza frutta e verdura e fanno poca attività fisica. Però, i margini di miglioramento ci sarebbero! Anche per quanto riguarda il sistema sanitario nazionale: secondo l’ultimo rapporto annuale dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) è migliore di altri Paesi, ma sono ancora tante le sfide da affrontare, nei prossimi anni, su malattie croniche e invecchiamento della popolazione (OECD). Così come la spesa sanitaria e il numero di medici e infermieri che in Italia sono ancora inferiori a quelli di molti Paesi dell’OCSE.
Il rapporto Health at a Glance 2023 fornisce una serie di cifre per l’anno 2023, dall’aspettativa di vita di 82,7 anni (2-4 anni sopra la media OCSE) alla mortalità prevedibile degli italiani (91 su 100.000) inferiore alla media OCSE di 158, alla mortalità evitabile su 55 abitanti su 100.000 (inferiore alla media OCSE di 158). Mentre su come si sentono gli italiani: l’8,1% considera a propria salute cattiva o molto cattiva (contro la media OCSE del 7,9%).
L'Italia spende circa 4.291 dollari pro capite in sanità, un valore inferiore alla media OCSE di 4.986 dollari. La spesa sanitaria italiana rappresenta il 9,0% del PIL, leggermente inferiore alla media OCSE del 9,2% (OECD iLibrary): pro-capite è inferiore a quella di paesi come la Svizzera (8.049 USD) e la Germania (8.011 USD), mentre è superiore a quella della Turchia (1.827 USD) e della Romania (2.052 USD). La quota a carico dello Stato è di 3.255 USD, inferiore alla media OCSE di 3.882 USD, mentre la spesa out-of-pocket dei cittadini è di 1.036 USD, leggermente inferiore alla media OCSE di 1.104 USD.
Insomma, l'obioettivo è aggiungere risorse per migliorare il sistema sanitario italiano oppure puntare su una maggiore efficienza e migliore allocazione delle risorse attuali per affrontare le sfide future (OECD).
Non lo dicono solo i dati, la carenza di medici e infermieri rappresenta un grande problema per gli italiani. Basta vedere il numero dei pazienti a carico di ciascun medico di famiglia, per capirlo. Soprattutto nelle grandi città. Secondo il report: in Italia ci sono circa 4,1 medici ogni 1.000 abitanti: un numero leggermente superiore alla media OCSE di 3,6 medici per 1.000 abitanti (OECD iLibrary). Un dato migliore rispetto ad altri paesi OCSE, ma non confortante; la distribuzione dei medici, infatti, può variare notevolmente tra le diverse regioni del Paese (conosciamo bene, la carenza cronica di personale medico al Sud). Su tutto il territorio, mancani gli infermieri; il rapporto è inferiore alla media rispetto agli altri Paesi. Questa carenza è significativa ed è collegata ai livelli salariali; comparabili, per gli infermieri, a quelli degli altri lavoratori del settore in Italia. Mentre per i medici il rapporto è migliore, ma comunque in linea con la media OCSE.
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