23 Maggio 2024
Dalle tragedie non si impara niente. “ll Consiglio regionale della Puglia – informa tutta eccitata “Repubblica” - ha approvato all’unanimità la legge per l’aumento della copertura vaccinale anti Papilloma virus umano e la prevenzione della bronchiolite. L’obiettivo è di potenziare la rete informativa in modo da “ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di ragazzi e famiglie che scelgono il rifiuto in piena consapevolezza”. E per “rendere capillare il dovere d’informazione a carico delle autorità sanitarie e scolastiche sull’utilità della vaccinazione anti papilloma virus umano, così da debellare – spiega la Regione Puglia – le infezioni e prevenire le relative conseguenze cancerose, l’iscrizione ai percorsi d’istruzione previsti nella fascia d’età 11-25 anni, compreso quello universitario, è subordinata alla presentazione di documentazione, già in possesso degli interessati, in grado di certificare l’avvenuta vaccinazione anti-HPV, ovvero un certificato – si aggiunge – rilasciato dai centri vaccinali delle Asl di riferimento, attestante la somministrazione, l’avvio del programma di somministrazione oppure il rifiuto alla somministrazione del vaccino”. Ci sta di mezzo, ovviamente, il virologo politico Lopalco, uno dei più scatenati. La strategia è chiara e la abbiamo anticipata proprio qui: riparare i sani, vaccinarli, ammalarli, tanto se no prima o poi si ammalano lo stesso. O, come dice Astrazeneca dopo avere ritirato il suo intruglio anticovid: “Ormai non lo prendono più e ci concentriamo sulla prevenzione”. Sui vaccini da somministrare ai sani con 7 anni di anticipo su eventuali malattie. Il trucco è quello di dr House alle prese con un giudice che deve sentenziare a suo carico: “Vostro onore, lei ha le dita gonfie, ha mai avuto casi di cardiopatici in famiglia?”. Il giudice, impressionato, archivia in fretta e furia guardandosi le mani con angoscia, ma non ha niente, nessun gonfiore, e, quanto alla cardiopatia, “chi non ha avuto almeno un parente infartuato?” chiede House sardonico a Wilson?
Non è proprio vero che dai disastri non si impara niente, chi li crea impara moltissimo, impara a perfezionarli. Vaccinare i sani, ammalare i sani, riparare i sani demolendoli così da poter continuare ad imbottirli di farmaci e di vaccini: oltre al guadagno c’è il vantaggio di dirottare le cause, di eludere le colpe. Ecco come il “Corriere Adriatico” si produce nell’antica arte dell’omertà giornalistica: “Sono in aumento i tumori nelle fasce di popolazione più giovane, sotto i 55 anni, e la causa starebbe anche in un invecchiamento precoce a livello biologico e molecolare che risulta indipendente dall'età anagrafica. L'ipotesi arriva da uno studio presentato alla conferenza dell'American Association for Cancer Research (Aacr) in corso a San Diego. Invecchiare 'da giovani' potrebbe dunque essere alla base della crescita delle neoplasie a esordio precoce, e la causa di tale processo di invecchiamento biologico anticipato, avverte il presidente eletto dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Massimo Di Maio, va ricercata in larga misura negli stili di vita scorretti. Lo studio della Washington University School of Medicine ha considerato un campione di 150.000 persone. In particolare, i nati dal 1965 in poi corrono un rischio più elevato del 17% di soffrire del fenomeno dell'invecchiamento organico precoce rispetto ai nati tra il 1950-54. Proprio tra i nati dopo il 1965 stanno aumentando i casi di tumori solidi dei polmoni, gastrointestinali e dell'utero. I ricercatori hanno analizzato i livelli di vari biomarcatori dell'invecchiamento (albumina, fosfatasi alcalina, creatinina, proteina c reattiva, globuli bianchi, il volume corpuscolare medio dei globuli rossi, glucosio, proporzione dei linfociti) in soggetti tra 37-55 anni. Tra i portatori di biomarcatori che indicavano un invecchiamento precoce è stato evidenziato un aumento del rischio di tumore precoce ai polmoni del 42%, all'intestino o al sistema gastrico del 22% e all'utero del 36%. Nello studio, sono stati utilizzati i dati della biobanca britannica proprio per verificare se l'invecchiamento accelerato fosse in aumento: il team di ricercatori ha definito l'invecchiamento accelerato utilizzando dunque una combinazione di nove biomarcatori del sangue per definire l'età biologica e ha esaminato quale percentuale di persone avesse un'età biologica superiore rispetto a quella anagrafica. Il coautore dello studio Ruiyi Tan ha riferito che dal 1990 al 2019 si è registrato un aumento del 24% dei tumori a esordio precoce. Un fenomeno ritenuto molto preoccupante, tanto da aver spinto ad una modifica delle raccomandazioni sulla salute pubblica negli Stati Uniti, dove gli screening per la prevenzione del cancro al colon sono ora raccomandati a partire dai 45 anni anziché dai 50. L'American Cancer Society, ricorda Di Maio, "ha evidenziato come ad esempio negli Usa il cancro del colon, che era la quarta causa di morte negli uomini e donne giovani in oncologia, ora è divenuta la prima negli uomini e la seconda nelle donne". Rispetto all'Italia, precisa, "non abbiamo ancora dei dati ufficiali ma ci stiamo lavorando. Nella pratica clinica possiamo però dire che si osservano molti più casi oncologici tra i giovani rispetto al passato". L'ipotesi del nuovo studio presentato all'Aacr, commenta l'oncologo, "è molto interessante. Rispetto ai tumori, infatti sappiamo che il danno alle cellule avviene nel corso degli anni con alterazioni e mutazioni che non vengono ben riparati dal sistema immunitario, finchè la cellula non acquista le caratteristiche tumorali. Se ora tali danni si cumulano più velocemente, è molto plausibile che possano esserci più casi precoci di tumore".
Ad uso dei non addetti ai lavori: si stordisce chi legge con una messe di pseudoinformazioni inutili così da non rispondere alla domanda cruciale: cosa è che provoca invecchiamento precoce e cancri di tutti i generi, così, improvvisamente? La risposta che emerge è che i giovani invecchiano perché invecchiano, che i cancri ci sono perché ci sono. Nessuna ipotesi legata ai vaccini, nessuna correlazione temporale, ma gli oncologi eretici producono continue statistiche che confermano la dinamica e il nesso causale. Così non è informare, così è reggere il gioco losco. Parlare per non dire, per non informare: la principessa Kate non guarisce, non torna in pubblico, a Pesaro il coreografo e ballerino Michele Giovannelli in sei mesi si ammala e muore di turbocancro, e il ministro Crosetto, il gigante, che si vantava di nascondere gli effetti del vaccino sul suo cuore, entra ed esce dagli ospedali per continue sincopi. “Il mondo dell’automobile piange Marilù Granieri, scomparsa improvvisamente per un male incurabile, all’età di 70 anni. Marilù ha vissuto almeno tre vite nel settore. Direttrice dell’ufficio stampa di Mazda Italia per 18 anni, prima ancora alla Ford e alla Rover, ci ha lasciato in modo repentino, un po’ come il suo stile di persona immediatamente affabile e pronta a risolvere subito un eventuale problema di lavoro”. Sì, la retorica della manager operativa “h24” ma “affabile”, che però non spiega il “male repentino”. Si continua a morire, si continua a non spiegare e i virologi da postribolo continuano e escogitare improbabili fattori di contagio, da prevenire con vaccini rMNA che ammalano i sani, pur di non uscire dal tunnel del divertimento, del carrierismo, dei soldi facili e sporchi.
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