Stramezzi al GdI: "Ritiro vaccino Covid AstraZeneca legato ad ammissione trombosi, DNA nei sieri di Pfizer e Moderna, favorisce effetti avversi come tumori"

Il medico specialista in stomatologia e ortognatodonzia Andrea Stramezzi al Giornale d'Italia: "Da AstraZeneca scuse puerili, mi auguro che Pfizer e Moderna seguano questa strada, ma non ci sono le condizioni perché nessun tribunale li ha obbligati a tirar fuori tutte le carte"

Il medico specialista in stomatologia e ortognatodonzia Andrea Stramezzi è stato intervistato dal Giornale d'Italia per parlare di diversi temi, in primis il recente ritiro del vaccino Covid AstraZeneca in tutto il mondo. 

AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino Covid da tutto il mondo: come valuta questa mossa? È legata alla recente ammissione di trombosi?

"Assolutamente sì, AstraZeneca ha chiesto all'EMA e alla Commissione Europea il ritiro dell'approvazione emergenziale condizionata, per l’utilizzo commerciale dei “vaccini Covid”. Questa richiesta è stata immediatamente accettata senza chiedere il perché ad AstraZeneca. I giornali del mainstream ci raccontano che AstraZeneca non aveva più interesse alla commercializzazione dei vaccini in quanto non aggiornati alle varianti.

In realtà la questione è diversa, AstraZeneca era stata chiamata in un processo in Inghilterra, con una causa intentata da molti danneggiati da vaccino Covid e il tribunale gli aveva chiesto di dare report su eventuali danni dei vaccini. Probabilmente per non essere costretta a produrre questo report, AstraZeneca ha fatto questa mossa a sorpresa di chiederne l'uscita dal mercato.

In realtà noi sappiamo anche che un vaccino per un virus che muta continuamente non è possibile, a esempio il virus del raffreddore non ha un suo vaccino. Si pensi ai miliardi che farebbero se facessero un vaccino efficace che curasse il raffreddore. In realtà non è mai stato fatto perché non è possibile l'immunizzazione vaccinale o naturale, con un Virus a RNA ma neanche l'immunità di gregge, e non si può essere immuni dopo essere guariti. Il raffreddore ce lo siamo sempre presi più volte perché il virus muta continuamente essendo un virus a RNA, come il SARS-CoV 2. La scusa puerile di AstraZeneca che non era aggiornato alle varianti non sta in piedi.

La stampa sta spingendo nel trovare un capro espiatorio in AstraZeneca cercando di distogliere quello che diciamo sugli altri vaccini ad RNA messaggero, come quelli di Pfizer e Moderna.

Il dottor Robert Malone sarà il 1 giugno, con me, all'Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra: chiedo ai cittadini coscienziosi di recarsi lì per protestare davanti la sede dell'Oms. Molti verranno dagli Usa, Brasile, Canada, Giappone, Corea. Almeno gli europei che non hanno bisogno di fare un volo transcontinentale devono venire a protestare davanti la sede dell'Oms il 1 giugno. E proprio Malone ha tenuto un audizione a Washington in cui in occasione dei dati non ancora pubblicati, fatti da ricercatori incaricati di studiare ciò che è contenuto nei vaccini, ha spiegato chiaramente che esiste un brevetto già del 2019 di Moderna per utilizzare del DNA in questi vaccini.

Questa caratteristica dei vaccini Moderna era riportata nella richiesta ma non è stata considerata da FDA ed EMA nel loro report di approvazione. Però abbiamo scoperto poco più di un anno fa che anche Pfizer ha usato la stessa tecnica, quando si sono resi conto che non sarebbero stati in grado di produrre miliardi di dosi in pochi mesi e che l'unico modo per accelerare la produzione era una scorciatoia: usare il DNA di un batterio, l'SV40.


Nel vaccino di Moderna e Pfizer ci sono frammenti di DNA, ebbene questi frammenti molto presumibilmente, come dichiara il prof. Malone, uno dei primi scienziati che si è occupato di mRNA, sono responsabili di mutazioni del DNA stesso, e quindi di cellule potenzialmente oncogene".

Il vaccino favorisce l'insorgere di tumori?

"Come io sostengo dal gennaio 2021, quando ci dicevano che una dose era più che sufficiente, anche se in Europa ne avevano già ordinato oltre 8 dosi a cittadino e quando ci raccontavano che la prima dose sarebbe stata sufficiente, aggiungendo poco dopo richiami e booster, loro ne avevano già ordinate 8 per cittadino: in Gran Bretagna, a Malta e in altri paesi. 

Loro sapevano già che ne avrebbero fatte ben di più. Nella loro ottica, ben più di tre. Ebbene io dissi nel Gennaio 2021, che il sistema immunitario con ripetute e ravvicinate inoculazioni di un vaccino, siccome è costretto a occuparsi del compito del vaccino, cioè produrre anticorpi, fa un lavoro doppio: produrre prima la Spike e poi produrre un anticorpo contro la Spike, che è una tossina. Pertanto con tre dosi, in realtà uno non si fa in un paio di mesi tre vaccini ma se ne fa sei. Quindi io avevo previsto una depressione del sistema immunitario, in quanto estremamente occupato a lavorare tutto il giorno, a produrre prima la Spike e poi l'anticorpo contro la Spike, e per questo non si poteva occupare di altre cose.

Il sistema immunitario ha due compiti: proteggerci dagli agenti infettivi e identificare una singola cellula di qualsiasi tessuto e organo che sia mutata. Il sistema immunitario è in grado di identificarla, isolarla e distruggerla. Io dissi 'ci sarà un aumento esponenziale di tumori'. Ora c'è l'evidenza epidemiologica che c'è stato un grande aumento di nuovi tumori, un aumento importante di riacutizzazioni di tumori che si consideravano guariti da oltre 5 anni e una velocità anomala di nuovi tumori, tant'è che stato coniato un nuovo termine: turbo-cancro".

Potrebbero seguire esempi di altre case farmaceutiche nel prossimo futuro? Se sì, quali?

"Mi auguro che Pfizer e Moderna seguano questa strada, ma non ci sono le condizioni perché nessun tribunale li ha obbligati a tirar fuori tutte le carte, ma da un punto di vista politico, date tutte queste evidenze in letteratura scientifica, nell'aumento di alcune patologie, nell'aumento di morti in eccesso (in Italia 1400 melanomi in più) dovrebbero, visto che l'emergenza della pandemia da Covid, è da oltre un anno dichiarata conclusa. La politica e le autorità sanitarie e farmacologiche, dovrebbero istituire una moratoria, un blocco delle inoculazioni, ma non perché se ne fanno poche ma per il fatto di principio, visto che ci sono dei dubbi. Una moratoria nel quale viene specificato che non si possono più inoculare le persone con questi vaccini fino a che non siano stati eseguiti dalle aziende farmaceutiche, o degli organi di controllo sanitari e farmacologici, gli adeguati studi che normalmente sono sempre stati fatti per i vaccini.


Cosa che ho chiesto io a inizio 2022, se io fossi Direttore Generale di AIFA, visto che ho anche meno pressioni, visto che non ce più emergenza, direi: sospendiamo immediatamente le inoculazioni, sequestriamo le fiale e andiamo ad indagare sopra su contenuti, effetti, cavie, su animali, ratti, vediamo dopo cinque generazioni di ratti, quanti ratti sviluppano un tumore dopo queste inoculazioni e da un punto di vista epidemiologico guardiamo aumento patologie, di morti in eccesso e studiamo i pazienti che hanno subito eventi avversi, per capire come curarli. Questo dovrebbe fare lo Stato".

Di Ivan Vito