08 Maggio 2024
Mariano Bizzarri, fonte: imagoeconomica
Il direttore del Systems Biology Lab al Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università La Sapienza di Roma Mariano Bizzarri è stato intervistato dal Giornale d'Italia per parlare dei vaccini Covid a mRNA e la loro influenza sulle persone per quanto riguarda lo sviluppi di casi di tumori, 'turbo-cancro', miocarditi ed altri effetti avversi.
I vaccini a mRNA potrebbero favorire i tumori? Non ci sono ancora dati definitivi
"I dati sono preoccupanti, come confermano i report come quello pubblicato a gennaio dal British Medical of Journal che mette in evidenza l'aumento esponenziale dei tumori negli ultimi decenni, soprattutto nella fascia d’età sotto i 50 anni. Grazie alla prevenzione e alle nuove cure mediche, sono sempre di più le persone che riescono a combattere il male del secolo e a tornare a una vita normale. Purtroppo, le previsioni per il futuro non sono affatto rosee". Per il professor Mariano Bizzarri, è possibile un incremento della malattia del 60% circa entro il 2030, osservando i dati degli ultimi 10 anni. A questo si aggiunge, anche l’ipotesi di un incremento ulteriore, a cui stiamo assistendo negli ultimi tre anni, che potrebbe essere stato favorito dalla somministrazione dei vaccini a mRNA, come quelli usati per difendersi dal Covid 19.
Vaccini Covid a mRNA e tumori: c’è un legame?
"In linea teorica, qualsiasi mRNA, compresi quelli che si trovano all’interno di alimenti e batteri, possono inserirsi, in tutto o in parte, all’interno del DNA e, alla lunga, avere conseguenze cancerogene. In generale, dagli studi in vitro si può stabilire con una buona certezza se un composto abbia o meno capacità mutageniche, però non è comunque scontato che un composto potenzialmente mutagenico sia automaticamente cancerogeno. In laboratorio si possono osservare eventuali danni a carico del DNA, che sono importanti specie quando coinvolgono determinati geni, ma per stabilire l’effettiva cancerogenicità occorre molto tempo. Da alcuni studi effettuati finora stanno emergendo elementi che fanno pensare che i vaccini a mRNA inneschino alcuni meccanismi potenzialmente cancerogeni, ma per averne la certezza scientifica occorrono ulteriori conferme e studi specificamente rivolti a tale scopo”.
Ci sono delle categorie che dovrebbero assolutamente evitare i vaccini Covid a mRNA?
“Particolarmente attenti dovrebbero essere le persone già malate di tumore, in quanto tali vaccini possono accelerarne l’evoluzione, favorire recidive o slatentizzare forme silenti. Siccome i vaccini mRNA incrementano l’attività del sistema immunitario, anche nei bambini servirebbe maggiore precauzione. Infatti, in questa fase della vita il sistema immunitario di norma funziona bene e non ha bisogno di ‘accelerazioni’, altrimenti c’è il rischio che la sua attività diventi eccessiva. Al contrario, le difese naturali degli anziani sono spesso meno efficienti, perciò anche dandogli una ‘spinta’ con un vaccino mRNA i rischi di un’iperattività sono limitati”.
Nessuna certezza che l’aumento dei tumori dipenda dalle vaccinazioni? Per le miocarditi, invece?
"No, ed è proprio per questo che serve prudenza. I dati epidemiologici a disposizione sono infatti ancora poco significativi. È poi difficile capire in che misura l’aumento del tasso di mortalità dei tumori riscontrato negli ultimi tempi si possa collegare alla vaccinazione di massa contro il Covid 19 invece che alla diminuzione dei controlli di screening a cui si è assistito durante la pandemia. Stabilire un legame certo è molto complesso, in quanto il cancro è una malattia multifattoriale e soppesare l’importanza di ogni singolo fattore è un’impresa ardua, anche perché ciascun individuo è diverso dagli altri. Sono invece riconosciuti come possibili effetti collaterali dei vaccini mRNA, che in realtà non sono altro che terapie geniche, la miocardite e reazioni auto-immuni”.
Mariano Bizzarri è nato a Roma nel 1957. Professore di Patologia Clinica e Direttore del laboratorio di Biologia dei Sistemi presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Università "La Sapienza" di Roma.
È autore di oltre 170 pubblicazioni scientifiche internazionali e di molti saggi divulgativi. È stato membro e presidente del consiglio scientifico dell’agenzia spaziale italiana (2005 -2014). Membro della Accademia delle Scienze di Polonia, è attualmente segretario della Associazione mondiale (WASpALM) delle società scientifiche di Patologia.
L'intervista è rilasciata a titolo personale.
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