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Covid, il male puro dietro la campagna vaccinale, Camilla moriva e loro ridevano: "Quel vax ai giovani qualche problema può portarlo"

Quella del regime sanitario, con la sua campagna vaccinale, è una storia di potere. E di male puro. Ed è spaventoso constatare il cinismo, la durezza e la ferocia di quanti decidevano, imponevano, mentivano. Spaventoso, ma non sorprendente.

07 Maggio 2024

burioni astrazeneca

A leggere le sbobinature (pubblicate in anteprima da “la Verità”) delle riunioni private della cricca Speranza, tra ministero e CTS, viene da rispolverare le questioni del romanticismo scettico e nichilista: Dio esiste davvero? Se esiste, ci vuole bene davvero? Perché qui sul serio c’è il male puro. Camilla Canepa moriva a 15 ore dal vaccino Astrazeneca e l’unica preoccupazione era di soffocare, di mentire, “assoldiamo l’agenzia di comunicazione”: non era scienziati e non erano tecnici, erano influencer. Camilla moriva, un pentimento volante, di chi? Abrignani? Locatelli?, ma subito rimosso, “avanti senza deflettere come ordinava il comandante in capo generale Figliuolo che pensava alla nomina a capo di Stato Maggiore. Nominato da Draghi, quello del “non ti vaccini ti ammali muori e fai morire”. Ed era l’esatto contrario e lo sapeva benissimo e non poteva non saperlo essendo capo del Governo. E facevano gli open day per rilanciare Astrazeneca, fermato otto giorni e subito reimmesso sul mercato sanitario. E la gente ricominciava a morire. Il male puro: sapevano, si aspettavano nuove vittime, mentivano. E ridevano, nelle registrazioni in mano agli inquirenti, che in modo vile hanno poi assolto, hanno fatto volare gli stracci, si sentiva ridere. Una ragazza di 18 anni, ma neanche conoscevano l’età: “Io dico che bisogna andarci cauti con questi qua di ventidue ventitrè anni”. Poi tutti gli altri. Anche di ottanta, anche di dodici. Da malato oncologico ho vissuto l’ennesimo test: nessuno più, neanche tra quelli che mi curano, osa ridermi in faccia quando parlo, male, dei vaccini che mi hanno impestato. Anche tra i miei compagni di chemioterapia, ormai è un coro: ne ho fatte tre, ne ho fatte quattro, è colpa di quelle. Ecco qua un altro che non ha avuto modo di pentirsene: tale Antonio Bonifazi, professore di 46 anni, che sui social si vantava: “fatta quarta dose! Fatta la quinta! Più de così non se può”. Lo hanno trovato stecchito a casa sua. Disse il professor Montagnier, premio Nobel, ma vuoi mettere col virologo Basssetti che, come i climatologi, prima spinge da forsennato una balla e poi si salva, “ve lo avevo detto che non era così”: “Moriranno all’improvviso”. E non si fermano più.

Chi non muore, giace. Ma giace male. Jannik Sinner a 22 anni, il più forte campione di tennis al mondo, destinato al numero 1, ha già chiuso la stagione, speriamo non la carriera come una infinità di atleti prima di lui. Ha l’anca di un novantenne e niente spiega come possa essere. Tranne una circostanza. Il collega Rublev prima era contro i vaccini obbligatori, poi deve avere cambiato idea, senza farlo sapere, perché a differenza di Djokovic, ha continuato a giocare nei tornei di tutto il mondo. Adesso si definisce “imbottito di farmaci” e ammette che per giocare, per lenire il dolore un paio d’ore, va in campo pieno di antidolorifici. Insomma non sta più in piedi, un altro candidato alla carrozzina e comunque al ritiro. Lo stesso Alcaraz, primo rivale di Sinner, ma suo fratello nel disfacimento. “Carlos Alcaraz, recentemente colpito da Covid prima dell’inizio della Coppa Davis, non ha più bisogno di essere vaccinato per andare a Melbourne. Ma Novak Djokovic, infettato nel giugno 2020, e avendo secondo lui al momento non sperimentato gravi reazioni avverse, potrebbe a priori non pretendere di beneficiare di questa esenzione”. Novak è stato punito, Carlos no, per evidenti ragioni, e Novak gioca ancora, Carlos no. Tutto chiaro? Anche i troll, i magnaccia provocatori spediti dai piddini a capo del regime sanitario, improvvisamente sono evaporati. Non ne trovo più uno che venga ad augurarmi la morte, di cancro, in quanto vaccinato pentito. Non se ne scorge traccia, e fino a ieri insultavano: beh? Che c’è? Il vaccino non ha mai fatto una vittima, mai un effetto avverso. Fa solo bene, fa bene per tutto. Spariti.

Ve lo dicevamo, noi. Davvero? Come il Burioni “vaccinati con Astrazeneca, fa bene ed è sicuro”? Non sapevano questi? Non sapevano da Mattarella a Cartabellotta, passando per Speranza, CTS, ISS, AIFA, fino alle infermiere Marty che andavano a Dubai? Sapevano tutto, tutti, ed hanno mentito. Hanno continuato a mentire. Minacciavano, “se mi capita uno sotto gli faccio scoppiare le vene”. E lo facevano. Sentite l’ineffabile Burioni cosa trovava modo di sostenere all’indomani della morte di Camilla Canepa: “Un’azienda che nel 2019 ha fatto 3,144 miliardi di dollari di utile (AstraZeneca) assiste incredibilmente inerte alla polverizzazione della propria reputazione.
Potremmo fregarcene se non fosse un problema per la sanità pubblica. Invece non possiamo permetterlo. La politica deve agire. Riguardo all’incredibile silenzio di AstraZeneca sulla sicurezza del suo vaccino” Covid-19, talvolta le priorità di una immensa multinazionale non coincidono con quelle della sanità pubblica. È compito della politica ripristinare questa necessaria coincidenza con adeguati provvedimenti. I vaccini Covid-19 sono gratuiti. Fatevi vaccinare, gente. Salvano la vita, sono sicuri e gratuiti. Vaccinatevi anche se alcuni inetti vi stanno spaventando”. Adesso non dovrebbe essere chiamato a risponderne? Ecco invece le considerazioni di studiosi di altra estrazione, per così dire . Dottor J. Anthony Morris (ex-capo del controllo vaccini alla FDA): 'Non ci sono prove che nessun vaccino influenzale finora sviluppato, sia efficace nel prevenire o mitigare qualsiasi attacco di influenza. I produttori di questi vaccini sanno che sono inutili ma continuano a venderli comunque. Dott. Alfredo Sarli (primario dell'Ospedale Perrino di Brindisi): "In 40 anni di professione, compresi 20 di lavoro anche nel reparto di malattie infettive e contemporaneamente medico di famiglia per 15 anni, non ho mai assistito, ne` sono venuto a conoscenza che qualcuno sia morto per aver contratto il morbillo, ne' sono mai venuto a conoscenza di complicanze invalidanti permanenti. (...). Quando ci sono interessi economici grossi, le spinte delle Aziende mediante sistemi legittimi o illegittimi, le dichiarazioni roboanti o peggio ancora dichiarazioni da 'terrorismo psicologico' di personaggi `medici' che purtroppo si prestano a compiacere le aziende per motivi che lascio a voi immaginare, fanno si che succeda quello che succede da noi. Aver creato negli ultimi 40 anni un mondo che si poggia solo sul valore economico e sul business, ha ormai favorito la corsa verso decisioni sempre gradite a qualcuno, invece che a vera tutela del cittadino" Larry Palevsky (pediatra americano): "Nel corso degli anni ho praticato la profilassi vaccinale credendo nell'importanza di essa. Poi ho iniziato a capire, leggendo e studiando molto la letteratura medica, che gli studi impartiti non collimassero con la realta' E' diventato tutto piu' chiaro e iniziavo a comprendere le esperienze familiari dei miei pazienti che dimostrano una veridicita' sulla NON EFFICACIA E/O TOSSICITA' DEI VACCINI. Sulla base della letteratura a disposizione non e' stata accertata alcuna efficacia dei vaccini".

La Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, era infermiera ma la letteratura medica non la mastica, era più brava come organizzatrice di feste berlusconiane. Dove sta adesso, lei che mi ha messo il bando a Mediaset come altri alla Rai? Tutti, da destra a sinistra, ma avevo ragione io e proprio per questo non devo trovare spazio, oggi più che mai. La mia colpa è di avere potuto parlare anche da malato, denunciando non da novax, ma da vaccinato, gli intrugli che porto nel sangue. Otto mesi di terapie, biopsie a raffica, mi hanno bucato, stirato, aperto e chiuso con la zip. Ho continuato a scrivere e, se mi è consentito vantarmi, nell’ultimo, nuovissimo libro lo sostengo, perfino prima della “Verità”: perché anche io ho le mie fonti, e perché sono uno che rischia: “Sapevano, mentivano, coprivano. E ridevano”. Questi ridevano, capite? E Mattarella: “non si invochi la libertà”. La gente si vaccinava, cascava e nessuno di loro neanche una piega. Al Presidente paiono, giustamente, inaccettabili i morti sul lavoro, ma i morti sull’ambulatorio? Dietro ricatto? Adesso tacciono, fanno finta di niente e mandano i servi di sempre a dire: tutto normale, vi avevamo avvertito. No, se avessero davvero avvertito non sarebbe morta Camilla e dopo di lei a migliaia ed è solo l’inizio di quanto si dovrà scoprire, sapere. “La campagna vaccinale sta andando alla grandissima, siamo pieni di dosi, dovremo pur smaltirle, avanti con gli open day, avanti con tutto”. “La preoccupazione sugli Astra Day che sono aperti ai diciottenni effettivamente c’è ed è utile dirlo”. Ma se lo dicevano tra loro e concludevano: importante è che non si sappia in giro. E blindavano. O brindavano? Quella del Covid, del regime concentrazionario, dei ricatti, delle menzogne, della campagna vaccinale non è una storia di sanità ma di potere. Una storia di male puro.

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