04 Maggio 2024
AstraZeneca (fonte foto Lapresse)
Niente più vaccini anti-covid "griffati" Astrazeneca. La casa farmaceutica ha ritirato l'autorizzazione in Europa, la conferma arriva direttamente dai piani alti dell'azienda: "Considerata la quantità di vaccini disponibili ed efficaci per le nuove varianti di Covid-19, non c'è più stata domanda per il vaccino Vaxzevria* che di conseguenza non è più stato prodotto ne distribuito". E non essendoci all'orizzonte una futura domanda relativa al siero, da Astrazeneca hanno deciso di togliere il prodotto dal mercato in via definitiva, e con esso anche l'autorizzazione per Vaxzevria all'interno dell'Ue.
Il tutto dopo che la casa farmaceutica proprio nei giorni scorsi aveva ammesso uno degli effetti collaterali del suo vaccino anti-covid: la sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS). In Inghilterra è stata presentata un’azione legale collettiva contro Astrazeneca – messo su insieme all’Università di Oxford – in quanto l'utilizzo del suo vaccino avrebbe causato danni gravi o fatali a diversi pazienti. Dai documenti del procedimento è spuntata per la prima volta l’ammissione del rischio di trombosi rare. “Il vaccino può causare, in casi molto rari, una sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS). Le cause sono sconosciute”, fanno sapere da Astrazeneca al Tribunale. Nei documenti il colosso farmaceutico ha precisato che "dall'insieme delle evidenze raccolte negli studi clinici e dai dati del mondo reale, è stato continuamente dimostrato che il vaccino ha un profilo di sicurezza accettabile e gli enti regolatori di tutto il mondo affermano costantemente che i benefici della vaccinazione superano i rischi di effetti collaterali potenzialmente estremamente rari".
Uno dei casi più eclatanti di reazioni avverse al vaccino anti-covid del colosso anglo-svedese è senza dubbio quello legato alla morte di Camilla Canepa. Appena diciottenne, è deceduta due settimane dopo aver effettuato la prima dose. Ma dopo pochi giorni iniziò a sviluppare una forte emicrania e fotofobia. Morì per una emorragia intracranica. Tra i casi vi è anche quello di Francesca Tuscano, morta nell’aprile del 2021 dopo la somministrazione di Vaxzevri a causa di una trombosi vascolare cerebrale. Il medico cui si rivolse la famiglia stabilì che il suo decesso “può essere attribuito agli effetti collaterali della somministrazione del vaccino Covid-19”. Ma anche Stefano Paternò di 43 anni, un militare della Marina in servizio ad Augusta (Siracusa), morto per un arresto cardiaco dopo essersi sottoposto il giorno precedente alla prima dose di vaccino. Come non ricordare Davide Villa, 50 anni, agente della Squadra mobile, deceduto 12 giorni dopo l'inoculazione del vaccino.
"L'autorizzazione del vaccino anti-Covid Vaxzevria" di AstraZeneca "sarà ritirata e il processo è già ufficialmente iniziato con la Commissione europea. Questo è in linea con le aspettative che vaccini non più usati e aggiornati vengano ritirati, come da nostra indicazione". A chiarirlo a Marco Cavaleri, che all'Agenzia europea del farmaco Ema è responsabile Rischisanitari e Strategie vaccinali e presiede la Task force emergenze (Etf).
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