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Speranza contestato dalle Alpi a Capo Passero e ci sarà un perché: la fandonia delle reazioni avverse "rarissime e casuali" non regge più

Anche a San Benedetto del Tronto l'ex ministro costretto a filarsela dal retro. Il suo messaggio, "io vi ho salvato, le reazioni al vaccino non esistono", ormai non è più tracotante, è demenziale nel non voler fare i conti con la realtà. Che è fatta di "coincidenze" a milioni.

18 Marzo 2024

Roberto Duran

La costanza di chi ti segue è a volte affettuosa a volte offensiva, del genere molesto. Sapendo che vivo a due passi, ricevo insistenti inviti a recarmi a San Benedetto del Tronto, a contestare l’ex ministro Speranza che presenta il suo manoscritto. Lo sanno che non posso alzarmi dal letto dopo 5 cicli di chemio? Lo sanno che sono un personaggio pubblico, che parlo anche per loro, e non è il caso di raggiungere un provocatore con i pomodori? Comunque anche senza la mia trascurabile presenza finisce al solito modo, Speranza contestato di brutto e costretto a scappare dal retro, come un topo. Se succede così dappertutto, dalle Alpi a Capo Passero, se Speranza è ridotto a presentazioni clandestine, un motivo ci sarà e hai voglia a scomodare i complotti e gli agguati, roba se mai da tecnica comunista. Il motivo c’è ed è molto semplice: la gente si è rotta i coglioni di sentirsi presa in giro, in modo tracotante e violento. “Noi vi abbiamo salvato la vita, gli effetti avversi? Rarissimi e comunque coincidenze". Ma le coincidenze cominciano ad essere davvero troppe. Della cantante Loredana Berté, che per coincidenza si è sentita male poche ore prima di un concerto, sono emersi i guai risalenti a un anno fa sempre all’intestino. Come per la soubrette Martina Colombari e per la principessa Kate “che sta benissimo” e sbaglia a farsi i selfie. Per coincidenza, fra gli effetti scatenati dal vaccino ci sono complicazioni micidiali all’intestino, al colon, al pancreas. Berté era testimonial vaccinale e adesso tace: ribelle, ma senza esagerare. Sempre per coincidenza, ricompare l’anziano allenatore di calcio Renzo Ulivieri, anziano ma invecchiato oltre l’età in modo irriconoscibile: sparito 4 mesi prima, il 17 novembre quando allo stadio Olimpico, in occasione della partita fra Italia e Macedonia del Nord, si era improvvisamente accasciato: soccorso, lo avevano portato al Santo Spirito di Roma dove l’83enne sportivo subiva un intervento d’urgenza per risolvere una occlusione intestinale generata da una vecchia aderenza. Scatenata improvvisamente e violentemente da cosa? Uliveri non lo spiega, dice: “Mi è stata regalata una nuova vita”.

Non va così bene, invece, alla 73enne ex stella del glam Steve Harley, per coincidenza così tumulato dai media: “Si è spento pacificamente dopo breve battaglia contro il cancro”. Breve battaglia significa turbocancro e pacificamente che è stato sottoposto ad eutanasia. Nessuna delucidazione sulle cause e su eventuali assunzioni di vaccino. Per coincidenza il manager calcistico Joe Barone stramazza in albergo, in Brianza, poco prima della partita Atalanta-Fiorentina: attacco di cuore improvviso, cause non identificate, trasportato d’urgenza al san Raffaele di Milano è quasi spacciato. Per coincidenza, la leggenda del pugilato Roberto Duran, “Manos de pietra”, 72 anni, finisce in ospedale per problemi cardiaci non spiegati e non noti. Più o meno gli stessi, sempre per coincidenza, del cantante italiano Omar Pedrini che ha una storia esemplare: cardiopatico congenito, si opera una prima volta nel 2005 e poi campa relativamente tranquillo fino a un anno e mezzo fa, quando il suo cuore precipita e deve subire sei interventi in diciotto mesi. Anche lui sorvola sui vaccini assunti ma sappiamo che sono 4 le dosi perché lo diceva lui, sfidando, attaccando i cosiddetti “novax”. Altra coincidenza, i problemi di udito della leggenda folk Paul Simon, che nel maggio di un anno fa rivela: “Improvvisamente ho perso del tutto l’udito nell’orecchio sinistro. E nessuno aveva una spiegazione”. La stessa cosa accaduta a mio suocero, ritrovatosi più o meno nelle stesse condizioni dopo tre dosi coi medici che non ne venivano a capo e gli consigliavano auricolari sempre più costosi e sempre più inutili. Non solo vip: la mamma qualunque, Jessica Maria Spampinato, da Vittorio Veneto, Treviso, a 33 anni si arrende a una “rara e terribile forma di tumore che in 10 mesi se l’è portata via”. Di quanti cadaveri in forma di coincidenze avrete bisogno ancora prima di ammettere quello che sapete, che tutti sanno?

“Vi abbiamo salvato” ripete Speranza e lo inseguono. Ma peggio di lui, la genia piddina che lo invita e ne asseconda le balle. “Eventi rari, sporadiche coincidenze”, ma il Daily Mail inglese scrive: “Allarme esplosione di oltre il 200% nelle giovani donne e ragazze che hanno il cancro mentre gli esperti ammettono di essere sconcertati dallo “spaventoso” aumento di malattie mortali”. Mentre cinque medici finiscono indagati per la morte della diciottenne Camilla Canepa, la prima vittima “inspiegabile”, stroncata a poche ore dall’assunzione di una dose vaccinale. Era il 10 giugno 2021 quando per la prima volta si sentì parlare di trombocitopenia e trombosi indotta. Indotta da che? All’epoca, Speranza spingeva in modo forsennato i vaccini quali unica terapia, e il Cts dei Locatelli. Brusaferro, Abrignani, Ippolito, Palù, Greco, Rezza autorizzava gli Open Day che per il viceministro Sileri, quello che diceva ai novax “vi distruggeremo, vi renderemo la vita impossibile”, erano "la strada giusta". I novax la vita impossibile l’hanno avuta, ma chi si è vaccinato non ha avuto più una vita, vuoi perché deceduto vuoi perché quella che gli è rimasta non è vita. E a me chiedete di tirar su il mio corpo di stracci per andare a urlar dietro a un politico irresponsabile? Ma chi versa in certe condizioni non ha più voglia di niente: si limita a ricevere l’alluvione di segnalazioni di chi lo legge, tutte coincidenze, senza dubbio. “Caro Max, mia moglie, anche lei linfoma, dopo la terza dose è volata in cielo il 29 febbraio scorso. I medici hanno effettuato una indagine/perizia sul nesso causale: si era riattivato Epstein Barr [una specie della famiglia degli herpesvirus, in sé non grave ma in grado di originare il linfoma di Burkitt]”. Per coincidenza noi siamo qui stesi sul letto o in carrozzina, mentre l’ex ministro Speranza può scappare con le proprie gambe da chi lo contesta.

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