Covid, "virus creato in laboratorio di Wuhan da scienziati USA nell'ambito del progetto Drefuse": la tesi del biologo Ebright

Il progetto mirava a manipolare i virus correlati al Sars-CoV-1, il virus trasmesso dai pipistrelli responsabile di un'epidemia nel 200

Negli ultimi quattro anni, durante la diffusione globale del virus Covid (Sars-CoV-2), si sono accumulate teorie che sostengono l'ipotesi della sua creazione in un laboratorio di Wuhan. Le informazioni più recenti, rese pubbliche il mese scorso, costituiscono un forte argomento a favore della teoria che il virus sia frutto di una sintesi in laboratorio, piuttosto che derivato da cause naturali. Richard H. Ebright, un biologo molecolare della Rutgers University, ha affermato in un nuovo articolo del Wall Street Journal che il virus che ha ucciso milioni di persone in tutto il mondo potrebbe in realtà essere stato creato dall'uomo nell'Istituto di virologia cinese di Wuhan.

Covid, "virus creato in laboratorio di Wuhan da scienziati USA": il progetto Drefuse

In particolare, secondo Ebright, questo virus sarebbe stato creato nell'ambito del progetto statunitense Drefuse. In cosa consiste? Per capirlo, bisogna risalire al marzo del 2018, quando un team di virologi americani e cinesi ha presentato una richiesta di finanziamento di 14 milioni di dollari presso la Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa) del Pentagono per il progetto Defuse. Questo progetto mirava a manipolare i virus correlati al Sars-CoV-1, il virus trasmesso dai pipistrelli responsabile di un'epidemia nel 2002, con l'obiettivo di identificare quelli con il massimo potenziale di trasmissione all'uomo e di immunizzare i pipistrelli per prevenire la trasmissione dei virus ai soldati in Asia.

La proposta specificava l'utilizzo di un elemento genetico chiamato sito di clivaggio della furina per potenziare la capacità infettiva dei virus. Questo protocollo potrebbe aver generato il Sars-CoV-2, il virus responsabile del Covid-19, che è caratterizzato da un particolare sito di clivaggio della furina. Nel 2022, tre biologi - Valentin Bruttel, Alex Washburne e Antonius VanDongen - hanno avanzato l'ipotesi che, se il Sars-CoV-2 fosse stato creato in laboratorio secondo uno standard, sarebbe stato assemblato attraverso sei sezioni di DNA sintetizzate in laboratorio, con l'ausilio di un agente biologico chiamato BsmBI. L'analisi della struttura del virus ha rivelato prove delle giunzioni tra le sezioni e altri segni distintivi del processo di assemblaggio.

Sebbene il loro lavoro sia stato deriso come "biologia molecolare da asilo" da alcuni virologi che respingono l'ipotesi della fuga dal laboratorio, nuovi documenti confermano che i tre autori erano sulla giusta strada. Emily Kopp di U.S. Right to Know ha ottenuto tali documenti tramite una richiesta al Dipartimento dell'Interno in base al Freedom of Information Act, rivelando dettagli sulla proposta Defuse che indicano chiaramente l'assemblaggio di virus simili al Sars da sei sezioni di DNA.

Covid, virus creato in laboratorio: la tesi del biologo Ebright

Ulteriori indizi sull'origine in laboratorio del virus includono la presenza del sito di clivaggio della furina, assente in oltre 1.500 altri membri della famiglia virale, indicando una probabile origine artificiale. I codoni che definiscono il sito di clivaggio sono quelli preferiti dagli esseri umani, non dai coronavirus, suggerendo una possibile origine in laboratorio. Inoltre, il Sars-CoV-2 ha infettato gli esseri umani al primo colpo, a differenza della maggior parte dei virus che richiedono tentativi ripetuti per passare dall'ospite animale all'uomo, indicando un possibile adattamento durante la coltivazione nei topi umanizzati richiesti nel protocollo Defuse.

Gli autori della proposta erano un team guidato da Peter Daszak dell'EcoHealth Alliance di New York, Shi Zhengli dell'Istituto di Virologia di Wuhan e Ralph Baric dell'Università della Carolina del Nord. Nonostante Baric fosse il principale esperto nel campo, Daszak desiderava che la maggior parte, se non tutto il lavoro, fosse eseguito nel laboratorio di Shi. Questa preferenza, tuttavia, non fu comunicata in modo chiaro alla Darpa. In documenti recentemente scoperti, Daszak scrive: "Voglio porre enfasi sul lato statunitense di questa proposta in modo che la Darpa si senta a suo agio con il nostro team.Una volta ottenuti i fondi, potremo assegnare i compiti specifici, e credo che molte di queste analisi possano essere condotte a Wuhan".

Virus creato a Wuahn "per risparmiare" sui costi della ricerca

Shi ha condotto la maggior parte dei suoi studi su virus di tipo Sars in laboratori a un livello di contenimento minimo noto come BSL2, mentre Baric, consapevole del pericolo rappresentato dai virus, operava in un laboratorio più sicuro noto come BSL3. Daszak ha sottolineato che l'utilizzo di laboratori con livelli di sicurezza inferiori avrebbe permesso di risparmiare: "La natura del lavoro su Sarsr-CoVs a BSL-2 rende il nostro sistema altamente conveniente rispetto ad altri sistemi per lo studio di virus trasmessi dai pipistrelli".

I virus creati seguendo il protocollo Defuse potrebbero essere stati disponibili nel periodo in cui è scoppiata la pandemia, tra agosto e novembre 2019. Questo potrebbe fornire una spiegazione all’altrimenti inesplicabile tempismo della pandemia e al suo luogo di origine.