03 Febbraio 2024
Eccone degli altri. Non si fa in tempo ad annotare l’ennesimo accidente che si viene sommerso da altri dieci, cento. Anche se “il vaccino Covid non c’entra”, questo è chiaro. Dimostrateci che è stato il vaccino. Ma è difficile quando chi casca più o meno secco si rifiuta di fornire informazioni al riguardo. Allora qui abbiamo un attore, Paolo Pierobon, 57 anni, che mentre fa De Gasperi a teatro, a Bolzano, di botto crolla esanime. Normale, no? Quante volte andiamo a teatro e vediamo il protagonista, o anche qualche comparsa, franare privo di sensi? È sempre successo, perbacco. Anche tra gli esimi sconosciuti della televisione, per quanto di dati preclari, come certo Giuseppe Garibaldi, di professione partecipante al Grande Fratello: va giù dritto in piena diretta, staccano, ma gli spettatori fanno in tempo a sentire un urlo disperato: “Non toccategli il cuore!”. Adesso è sotto osservazione, è giovane, non si sa che è stato. Non lo dicono. Ha avuto un attacco di cuore perché gli ha ceduto il cuore. Ma può sempre succede, andiamo. Anche alla ventinovenne eterna promessa Francesca Michielin poteva sempre succedere di perdere un rene all’improvviso, su, a chi non capita a quell’età? È capitato pure a Michela Murgia, già reduce da una forma tumorale. Ma mi raccomando, non azzardatevi a ricordarvi di quando anche questa Michielin sponsorizzava tutte le misure del regime incluso il vaccino miracoloso assieme al collega Samuel, uno dei finti alternativi dei Subsonica, alternativi di regime, piemontesi vaccinati e cortesi, che diceva: “Abbiamo uno strumento importante come quello del vaccino e dei tamponi, usiamoli”. Forse l’hanno fatto. Ma non è dato saperne di più, alla Michielin è saltato un rene perché non funzionava più un rene.
Ma, a proposito della banalità del male, inteso come patologia, non diremo effetti avversi, posso affidarvi l’ennesima testimonianza ricevuta in privato? “Mia sorella ha fatto 3 dosi, 2 AZ e booster Pfizer dopo 6 mesi. Sembrava tutto tranquillo, ma dopo qualche mese qualcosa non va. Era verso fine 22, una delle rare volte che eravamo fuori insieme, mi chiede se poteva attaccarsi al braccio perché gli sembrava di non avere il senso dell’equilibrio. Lì per lì nessuno ci da peso. Questa sensazione di perdita di equilibrio si fa più frequente nel tempo e compaiono dei dolori ad una gamba, la stessa operata per una protesi al ginocchio. Così d’istinto fissa visita ortopedica. Ora che fissi la data e vai passa del tempo, lo sappiamo come va se non paghi visita privata. In ortopedia nulla di che consigliano visita neurologica,intanto la situazione peggiora e iniziano diversi disturbi di carattere neurologico. La parestesia alla gamba diventa quotidiana al risveglio, poi iniziano i bruciori, all’improvviso come la gamba bruciasse a fuoco vivo, a volte sale anche al braccio, poi iniziano le tachicardie. intanto un sacco di visite. Ieri il verdetto finale, dopo esami del sangue molto specifici che non tutti i laboratori fanno: “neuropatia delle piccole fibre”. È una donna sola, senza auto e giù di morale, per cui in questi mesi l’ho accompagnata sempre io a fare le visite. Lei, mai una parola contro i vaccini, Ieri mi ha sorpreso. Mentre lo specialista le parlava le chiesto all’improvviso: “dottore ho letto che il vaccino Covid può essere la causa di quanto mi sta succedendo”. “Le cause possono essere tante, incluso il vaccino, difficile dire” la risposta del medico. Già ma intanto è andata così e intanto loro maledetti continuano a spingerlo come niente fosse, incuranti delle possibili conseguenze”. Eh beh, ma chi l’ha detto che è colpa dei vaccini? Tu lo sai? Puoi dimostrarlo, tu? Veramente non dimostrano il contrario neanche i medici che si trincerano dietro il “po’ esse tutto e gnente”.
Ma che fa? Sandra Milo stroncata a 90 anni da un “turbocancro”, che detta così è più divertente, turbo perché in tre mesi l’ha cancellata, scoppiava di salute, a quell’età i cancri possono certamente insorgere ma è difficile in una forma così galoppante, di solito restano e avanzano lentamente di pari passo col metabolismo più che anziano. Ma non è detto, se uno ha il turbocancro è perché ha preso il turbocancro: che c’entrano i vaccini? E poi si è spenta “nel sonno, serenamente”. Apollo Creed è morto per la seconda volta: già in pieni anni Ottanta, massacrato da Ivan Drago, ma sul serio appena ieri: Carl Weathers anche lui “spento serenamente, nel sonno”. Solo che aveva appena 76 anni, risultava in ottima forma, era stato uno sportivo in tante discipline, un salutista. Oggi 76 anni sono terza età appena incominciata e neppure per tutti, se uno si tiene bene come Carl: non è normale, affatto, morire così, nel sonno, il che dimostra il cedimento del cuore.
Pure il re all’italiana Vittorio Emanuele è morto, dicono, nel sonno, ma non specificano di cosa. Ma questo ha campato di intrallazzi e di segreti tutta la vita, figurati se si può sapere quali e quante dosi abbia eventualmente assunto. Uno, viceversa, che ne ha prese parecchie, comunque troppe, evidentemente, è il tennista Berrettini che dal 2021 non sta in piedi. Ve lo ricordare quando sponsorizzava anche lui i vaccini? Ma il Corriere della Sera ci fornisce ogni spiegazione, da ottimo giornale che non guarda in faccia nessuno per amor della verità: “Il romano non è riuscito più a ritrovarsi dopo la finale persa a Wimbledon nel 2021. Vita sentimentale (è fidanzato con Melissa Satta) e pubblicità sono finite al centro del gossip e di molte critiche, ma di fatto il suo calo di rendimento (fino allo scendere al 124° posto al mondo secondo il ranking Atp) è dovuto agli infortuni che lo hanno piegato negli ultimi mesi”.
Come diceva Paolo Panelli in quel tormentone: ma che cos’è questo bricolage? Il bricolage è il bricolage.
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