08 Gennaio 2024
Lamberto Manzoli, Direttore Scuola di Specializzazione Igiene e Medicina Preventiva dell'Università di Bologna, è stato intervistato dal Giornale d'Italia in merito alla recente decisione dell'Abruzzo di avviare un monitoraggio cardiaco sui minori. La decisione è stata presa dopo gli aumenti di casi di miocarditi e pericarditi, e per questo è stato tirato in causa il professore, coordinatore di diversi studi, sulla popolazione abruzzese, che indicavano un'alta efficacia del vaccino Covid. Proprio una della cause che potrebbero aver innescato i problemi al cuore.
Abruzzo avvia monitoraggio cardiaco sui minori. Che notizia è?
"È una buona notizia, ogni studio in più lo è, più ne sappiamo e meglio è. Il problema è capire quanto sia stato il Covid e se e quanto sia stato il vaccino Covid. Non è semplice e per questo occorrono studi di popolazione. Nei nostri studi, abbiamo potuto raccogliere i dati dei ricoveri, che però sono solo una parte, ma non tutti i casi di miocarditi. E non avevamo i dati delle morti improvvise. Non è per niente facile riuscire a raccogliere questi dati".
Epidemia di Herpes Zoster in giro, a cosa è dovuta secondo lei?
"Non lo so, non posso dare una mia opinione senza i dati di studi epidemiologici. I numeri sono sicuramente più alti ma nel complesso relativamente bassi. Il fuoco di Sant'Antonio è una malattia abbastanza rara e, anche se cresce in modo importante, non abbiamo numeri immensi e dobbiamo condurre degli studi per capire, anche in questo caso, la correlazione con il Covid e/o vaccini. Negli ultimi due anni abbiamo tutti visto tante persone, esperte o meno, pronunciarsi anche su questioni che non conoscevano, ho rivalutato l'importanza di un sincero 'non lo so'".
Flop campagna vaccinale. Qual è il motivo?
"In parte perché hanno già fatto tutti tre dosi ed hanno avuto l'infezione, quasi metà popolazione italiana o più di meta si è infettata, in più il 90% si è vaccinato. Molte persone pensano 'sono vaccinato e mi sono infettato'... In parte si è visto che i vaccini Covid sono stati efficaci contro malattie e decessi, ma non contro l'infezione, e in parte molte persone hanno sentito di report e storie di persone con reazione avverse. Alcune si sono spaventate perché hanno paura di avere eventi avversi, e se all'inizio della pandemia la paura del Covid superava il timore, oggi meno.
Infine, un ruolo può averlo giocato anche l'obbligo, e la delusione sulla mancata efficacia contro l'infezione dopo una spinta così forte.
Oggi i nuovi vaccini sono diversi, ma c'è stata una spinta enorme sulla quarta dose, che era ferma alla variante di Wuhan, quando circolavano già varianti diverse. È normale che si sia persa un po' di fiducia verso questi messaggi. Riguardo all'obbligo, è ben noto che, quando si obbligano persone ad azioni di qualsiasi tipo, figurarsi quando richiedono la somministrazione di sostanze all'interno del proprio corpo, per tre volte, si verifica sempre una reazione di rigetto della popolazione. È uno dei motivi più importanti per cui tanti esperti sono contrari agli obblighi".
Di Ivan Vito
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Commenti all'articolo
Nicoletta
08 Gennaio 2024 - 16:53
Nessuna correlazione col fuoco di Sant’Antonio, malattia abbastanza rara? Allora perché da più di un anno se ne pubblicizza il vaccino? L’obbligo crea il rigetto? Direi piuttosto l’inefficacia e soprattutto la sperimentazione di massa di farmaci, considerati vaccini, non testati in precedenza
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