“Vaccino Covid può portare alla progressione, recidiva e/o metastasi del cancro”: lo studio su CUREUS

Secondo lo studio prodotto dalle dottoresse Angues e Bustos, i vaccini Covid-19 possono generare un ambiente pro-tumorigenico

"Dopo aver particolarmente esaminato la letteratura disponibile, siamo preoccupati dal fatto che alcuni vaccini Covid-19 possano generare un ambiente pro-tumorigenico (cioè un ambiente specifico che potrebbe portare alla trasformazione neoplastica) che predispone alcuni pazienti oncologici (stabili) e sopravvissuti alla progressione del cancro, recidiva e/o metastasi". Lo si apprende da uno studio eseguito e pubblicato da Cureus lo scorso 17 dicembre 2023. Nella pubblicazione, si apprende che il vaccino Covid può portare alla progressione, recidiva e/o metastasi del cancro. 

“Vaccino Covid può portare alla progressione, recidiva e/o metastasi del cancro”: lo studio su CUREUS

Nello studio, prodotto da Raquel Valdés Angues e Yolanda Perea Bustos, si esortano i colleghi medici e scienziati a valutare l'impatto delle vaccinazioni contro il Covid-19, in particolare sulla biologia del cancro, adeguando di conseguenza le raccomandazioni sulla salute pubblica. "Numerose stime e studi di modellizzazione evidenziano i milioni di vite che i vaccini Covid-19 avrebbero potuto salvare a livello globale, tuttavia, la crisi ha avuto un impatto negativo sulla salute e sul benessere di molte persone, in particolare di coloro che convivono con il cancro (ad esempio, la pandemia di Covid-19 ha interrotto l'accesso alle cure mediche, rinviato gli screening oncologici ei servizi diagnostici e terapeutici, separa il cancro pazienti provenienti da familiari e persone care, e sono diventati un'ulteriore fonte di stress e angoscia). A tre anni dall’inizio della pandemia, le autorità sanitarie continuano a raccomandare che le persone con cancro attivo e in pregresso vengano vaccinate contro il Covid-19".

Lo studio di Cureus: "Il primo principio della medicina è di non nuocere"

“Primo principio della medicina: Primum non nocere”. Nella conclusione dello studio spicca subito agli occhi questa frase, che, tradotta, significa “primo, non nuocere”. Secondo le relatrici dello studio, dimostrare che i vaccini suscitano un ambiente pro-tumorigenico favorevole alla progressione del cancro e/o alla recidiva è un passo necessario verso la soddisfazione del primo principio, e quindi non nuocere la salute. "Tutte le crisi globali pongono enormi sfide alla salute e al welfare; tuttavia, tali eccezionalità non dovrebbero essere una giustificazione per abbassare gli standard scientifici. Ciò è particolarmente rilevante per i farmaci profilattici destinati a proteggere le popolazioni vulnerabili ad alto rischio in tutto il mondo. Precisamente, il successo dei nuovi vaccini a base di mRNA contro il Covid-19 ha creato un interesse diffuso per la tecnologia dell’mRNA come soluzione ad alcune delle malattie infettive più mortali (ad esempio malaria, tubercolosi e HIV/AIDS) per le quali un trattamento efficace è stato reso possibile da un vaccino facilmente distribuibile. Tuttavia, poiché alcuni dei meccanismi pro-oncogenici delineati sono antigene-indipendenti, gli attuali problemi di sicurezza dovrebbero essere affrontati tempestivamente prima che i nanomedicinali basati su mRNA trasformino ulteriormente il modo in cui le malattie verranno gestite e prevenute in futuro".

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