Covid, Pregliasco: “600 morti nella settimana di capodanno”, Frajese al GdI: “I virus ci sono sempre stati e siamo sopravvissuti senza vaccini, basta allarmismo”

"Ora basta con questo terrorismo psicologico". Si tratta di uno dei tanti commenti apparsi sul web dopo le parole di Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio su Covid e influenza. Pregliasco, oltre ad ammonire gli italiani sull'aumento dei contagi, ha lanciato un allarme: "Abbiamo al momento un milione di persone malate di infezioni respiratorie, siamo al livello massimo. E purtroppo abbiamo toccato le 515 vittime nell'ultima settimana, probabilmente in sette giorni, per Capodanno, supereremo quota 600 morti di Covid". Parole che, come detto, hanno fatto storcere il naso a milioni di persone, ma anche a colleghi e addetti ai lavori. Tra questi anche il professor Giovanni Frajese.

Covid, Pregliasco: “600 morti nella settimana di capodanno”, Frajese al GdI: “I virus ci sono sempre stati e siamo sopravvissuti”

L'analisi fatta da Pregliasco, che ha commentato l'andamento dei contagi Covid e ha predetto quota 600 morti nella settimana di Capodanno, ha creato dibattito nei talk italiani e sui vari social. In molti hanno visto l'uscita del direttore sanitario dell'Irccs come l'ennesimo caso di allarmismo. Intervenuto in esclusiva al Giornale d'Italia, il professor Giovanni Frajese ha commentato le parole di Pregliasco. "Direi che non c'è niente di strano", afferma. "I virus con la stagione fredda hanno da sempre abitudine a circolare di più. È ora di finirla con la paura e con i tamponi. Di liberare dalla paura irrazionale, I virus ci sono sempre stati, e noi siamo sopravvissuti per millenni senza vaccini. Il nostro sistema immunitario funziona, forse lo abbiamo dimenticato".

Le parole di Pregliasco: "Ci troviamo nella fase più acuta"

Non solo Covid. Fabrizio Pregliasco ha parlato anche dell'influenza, che sembrerebbe in aumento in Italia. "Saranno circa un milione gli italiani che trascorreranno le festività a letto con l’influenza, i virus parainfluenzali e il Covid. Per tutti la raccomandazione principe è non fate gli eroi, non vi imbottite di farmaci fino ad azzerare i sintomi pur di partecipare a tavolate e riunioni di famiglia perché fate male voi stessi e soprattutto agli altri”. Il virologo ha precisato che l'elevato numero di persone malate dipende da diversi fattori. "Innanzitutto perché quest’anno c’è stato il ritorno a una normalità che ci ha portati tutti ad abbassare la guardia rispetto al passato, e poi perché abbiamo avuto grandi sbalzi termici che favoriscono alla grande questi virus. Probabilmente ci troviamo nella fase più acuta delle infezioni respiratorie, un mix tra la classica influenza, nelle sue varie forme, e le varianti nuove del Covid. Dobbiamo scavallare le festività, che aumentano i contagi, per capire come siamo messi a gennaio. Purtroppo le varianti del Covid e l'influenza hanno coinciso".