18 Dicembre 2023
Covid vaccino (fonte foto Lapresse)
L’Italia è al secondo posto nell’Unione europea per dosi di vaccini Covid buttate: 50 mln x 950 mln. Almeno 215 milioni di dosi di vaccini contro il Covid-19 acquistati dai paesi dell’Ue al culmine della pandemia sono stati gettati via, con un costo stimato per i contribuenti di 4 miliardi di euro.
Da quando i primi vaccini contro il coronavirus sono stati approvati, alla fine del 2020, i paesi dell’Ue hanno ricevuto complessivamente 1,5 miliardi di dosi (più di tre per ogni persona in Europa). Molti di questi ora giacciono nelle discariche di tutto il continente. Calcoli basati sui dati disponibili da Politico mostrano che i paesi dell’Ue hanno scartato una media di 0,7 vaccinazioni per ogni membro della loro popolazione. In cima alla classifica c’è l’Estonia, che ha cestinato più di una dose per abitante, seguita da vicino dalla Germania, che ha anche buttato via il maggior volume di dosi. Il numero di vaccini sprecati tende a corrispondere alle dimensioni dei paesi, con la Germania che conta 83 milioni di dosi scartate e il Lussemburgo poco meno di mezzo milione.
I calcoli si basano su numeri provenienti da 19 paesi europei: 15 che hanno fornito dati diretti e 4 i cui volumi sono stati riportati dai media locali. Alcuni dati risalgono a questo mese, mentre i più vecchi provengono da dicembre 2022.
Molti dei vaccini in questione sono stati acquistati al culmine della pandemia, nel 2021, quando l’Ue, gli Stati Uniti e il Regno Unito stavano lottando per assicurarsi un numero limitato di dosi. È stato durante quel periodo frenetico che l’Ue ha stipulato il suo più grande contratto per l’acquisto di 1,1 miliardi di dosi da Pfizer e BioNTech.
Sia la portata sia la tempistica dell’accordo si sono rivelate problematiche. I paesi sono stati costretti ad acquistare dosi anche quando la pandemia si è attenuata, mentre gli sforzi per donare i vaccini in eccesso a paesi terzi sono stati ostacolati dal calo della domanda e da problemi logistici.
Le ripercussioni sono soprattutto finanziarie. Le domande su come è stato negoziato il grande contratto con Pfizer hanno “perseguitato” la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, da quando il New York Times ha riferito che von der Leyen aveva scambiato messaggi con l’amministratore delegato di Pfizer prima dell’accordo.
Il contratto è già stato rinegoziato dalla Commissione europea sotto la pressione dei paesi dell’Ue che soffrono di un eccesso di vaccini. Sia la Polonia sia l’Ungheria hanno smesso di accettare vaccini e sono state denunciate da Pfizer per mancato pagamento. In Romania i pubblici ministeri vogliono revocare l’immunità all’ex primo ministro e a due ex ministri della Sanità, sostenendo che gli acquisti eccessivi di vaccini hanno causato danni per oltre 1 miliardo di euro allo Stato.
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