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Vaccino antinfluenzale, ok a indennizzo per danni irreversibili: "Anche se inoculazione non obbligatoria"

Una sentenza della Corte di Cassazione conferma l'obbligatorietà di indennizzi per quanti accusino effetti avversi a seguito della vaccinazione antinfluenzale

18 Settembre 2023

Vaccino antinfluenzale, ok a indennizzo per danni irreversibili: "Anche se inoculazione non obbligatoria"

Vaccino (fonte foto Lapresse)

Una sentenza che crea un importante precedente attorno allo spinoso tema dei danni da vaccino. A pronunciarla è la Corte di Cassazione che, di fatto, smentisce completamente le tesi precedentemente esposte dalla Corte d'Appello. Le tesi in questione riguardavano la morte di un uomo a causa di un'encefalomielite sviluppatasi in seguito all'assunzione di una dose di vaccino antinfluenzale.

La Cassazione sentenzia l'obbligatorietà nel pagamento di indennizzi alle vittime di effetti avversi dati da vaccini antinfluenzali

Nessun diritto ad un indennizzo, per la Corte d'Appello, non essendo il vaccino obbligatorio né la vittima rientrante nelle categorie di soggetti ai quali l'inoculazione era raccomandata. Diversa, invece, l'interpretazione della Cassazione, la cui sentenza promette di presentarsi come un precedente importante non solo dal punto di vista dell'antinfluenzale, ma nel più ampio, e combattuto, tema dei danni da vaccino.

Sentenza 26615/2023 della Corte di Cassazione

I familiari della persona morta per encefalomielite seguita alla vaccinazione antinfluenzale, dunque, avranno diritto ad un indennizzo, decide infine la Cassazione, nonostante - e questo è uno dei principali aspetti del pronunciamento - la non obbligatorietà del vaccino in questione ed il fatto che la vittima non fosse un soggetto a rischio e per il quale l'inoculazione fosse raccomandata. Il motivo della decisione lascia interdetti, presentandosi come l'immagine plastica e senza filtri della narrazione che dell'argomento "vaccino" è stata offerta all'opinione pubblica negli ultimi anni. 

Riporta infatti la Corte di Cassazione, nella motivazione della sentenza, come le campagne di sensibilizzazione e informazione abbiano ormai raggiunto una tale dose di permeabilità nella società italiana, da non poter più essere intese come limitate ad una frazione limitata della popolazione, ma al suo insieme. Di fatto, chiunque è stato fatto rientrare sotto l'ombrello del "soggetto a raccomandazione vaccinale", secondo la Cassazione, a prescindere dalle precedenti condizioni sanitarie del soggetto stesso. Secondo questa interpretazione, in conclusione, la famiglia riceverà il risarcimento inizialmente negato, confermando la pacifica esistenza tra vaccino e decesso e la diffusione della raccomandazione all'inoculazione estesa a tutta la società, compresi quanti, di fatto, non ne avrebbero necessità.

Non ancora chiaro se la sentenza della Cassazione andrà a comprendere solo la casistica dei vaccini antinfluenzali o, piuttosto, gli effetti avversi da vaccino in generale. Grande attesa, quindi, per la pubblicazione in banca dati del testo completo del pronunciamento della Corte, atteso nei prossimi giorni. Nel frattempo, online sono in molti ad auspicare l'allargamento del valore della sentenza anche a tutti gli altri vaccini, in particolare quello Covid, la cui esclusione in molti denunciano sarebbe una grave lacuna.

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