04 Settembre 2023
Il Giudice di Pace di Savona Marco Tiby ha deciso di sospendere una multa ad una 50enne senza vaccino Covid. La donna, di Boissano, comune del savonese, nel presentare ricorso ha specificato i motivi per cui a suo dire non avesse bisogno del siero: "Pratico yoga, godo di buona salute, sono quasi laureata e quindi sapevo di non aver bisogno del vaccino anti Covid, imposto tra l’altro violando la Costituzione". Come specificato, si tratta di una sospensione e quindi la decisione definitiva verrà presa il prossimo 12 settembre.
Se la sentenza darà ragione alla 50enne si tratterebbe di un'altra decisione in materia di obbligo vaccinale che va contro la presa di posizione della Consulta, che lo ha ritenuto "legittimo". La donna ha fatto ricorso perché le venisse annullata la sanzione comminata nei suoi confronti di 100 euro, la stessa che l'Agenzia dell'Entrate ha inviato agli over 50 che non hanno fatto le dosi. In un passaggio del ricorso si fa riferimento anche a questo, cioè al fatto che le multe spettino soltanto ad una categoria di persone, contestando al ministero il fatto di "considerare gli over 50 una mera categoria anagrafica".
La “sospensione dell’esecuzione del provvedimento" avvenuta in seguito al reclamo della donna, porta a dare maggiore attenzione al testo del ricorso, nel quale si sottolinea che l'Italia è il paese in cui è "stato celebrato il funerale del diritto nel nome della salvezza dalla pandemia". Si passa dai danni provocati dal vaccino Covid e dalle relative reazioni avverse a tutte le testimonianze "raccolte dal Comitato Ascoltami in questi anni", e la "strategia del terrore messa in campo da politica scienza e media".
Bassetti ed altri politici/scienziati vengono messi nel mirino della signora, complici di aver appoggiato la logica sanitaria messa in piedi negli ultimi anni. Una logica che ha portato a varare l'obbligo vaccinale a cui il soggetto non si è sottoposto, perché "ero in ottima salute e avevo un progetto di salute personale consolidato negli anni, attraverso la pratica dello yoga e l’utilizzo in via preferenziale delle medicine non convenzionali riconosciute anche dalla medicina ufficiale. Ho una solida preparazione scientifica, ho studiato scienze biologiche senza conseguire la laurea".
Il principio della libertà viene messo in primo piano, in particolare quello della "libertà di pensiero ed espressione", la cui messa in discussione ha rappresentato una "vera e propria violazione dei diritti umani fondamentali". La donna cita una sua “corrispondenza con il dottor Raffaele Cerbini medico chirurgo specializzato in medicina d’urgenza e titolare di una pagina Facebook sulla quale metteva a disposizione articoli tradotti del British medical journal", e sostiene sia stato violato il suo diritto al "consenso informato secondo la legge del 2017".
Questo, dopo la sua ricostruzione dei fatti: la donna si recò all’hub vaccinale di Albenga e qui sottopose alla dottoressa che doveva praticarle l’iniezione di vaccino una serie di quesiti: benefici, eventuali conseguenze, il tipo di test effettuato dalle case farmaceutiche, i criteri per eventuali eccezioni, i dati dei guariti reinfettati. Di fronte alle mancate risposte decise di non vaccinarsi.
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