21 Agosto 2023
Un aumento di casi di Covid si sta registrando in molti Paesi, tra cui gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Germania, ma in Italia la situazione è abbastanza stabile e non preoccupante: ciononostante è stata comunque annunciata una nuova campagna di vaccinazioni anche nel nostro Paese, da una circolare del ministero della Salute. Secondo la circolare la vaccinazione anti Covid-19 "sarà concomitante con quella contro l’influenza stagionale e basata su vaccini a Rna messaggero e proteici, aggiornati contro la variante Xbb.1.5".
L'elenco dei gruppi di persone a cui viene raccomandata e offerta la vaccinazione di richiamo annuale con il nuovo vaccino aggiornato parte dalle persone di età pari o superiore a 60 anni, prosegue con gli ospiti delle strutture per lungodegenti, le donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum”, comprese le donne in allattamento, e gli operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali. Oltre ad essi ci sono anche coloro che hanno tra 6 mesi e 59 anni e sono considerati fragili perché colpiti da malattie croniche e patologie che vengono elencate nella circolare (cardiopatie, diabete, insufficienza renale, problemi neurologici importanti, cirrosi gravi ecc...). Si moltiplicano intanto le voci degli addetti ai lavori che spingono per il vaccino gratis soltanto per le categorie a rischio, tra cui Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, che afferma che il Covid "non è più problema e che per la vaccinazione è giusto che in autunno i fragili e gli anziani la facciano, ma solo loro. Non vedo la necessità per gli altri, quindi è chiaro che il vaccino dovrà essere gratuito solo per le categorie individuate dalla circolare della direzione della Prevenzione del ministero della Salute, gli altri lo pagheranno". Non ci sono ancora certezze su quanto potrebbe costare una dosa di vaccino per tutti quelli che saranno esclusi dal programma gratuito di prevenzione, ma si è comunque ipotizzata nelle ultime ore la cifra di 20 euro cadauno. C'è però da fare i conti con il prezzo imposto dall'azienda farmaceutica statunitense Pfizer per i suoi vaccini, ovvero di 110 euro a dose, pari a circa 130 dollari, prezzo quadruplicato il 20 ottobre del 2022, annunciato dalla dirigente Angela Lukin per far fronte all'allora scarsa domanda di dosi di vaccini, dovuta al netto calo dei contagi.
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