05 Agosto 2023
Vaccino (fonte foto Lapresse)
Sarà discussa lunedì in consiglio dei ministri la norma che farà cadere l’ultima restrizione dell’emergenza pandemica, ossia quella dell’isolamento delle persone positive al Covid-19.
L’emergenza è stata dichiarata chiusa lo scorso 5 maggio, ma l’isolamento per i positivi era ancora in vigore e presto sparirà con un provvedimento contenuto in un decreto omnibus.
Tuttavia, nonostante l’eliminazione dell’ultima traccia di un periodo di divieti, obblighi e restrizioni, è già pronta in autunno la nuova campagna vaccinale con il “vaccino aggiornato”.
Da quanto si apprende, non ci sarà nessun obbligo di inoculazione, come invece è successo durante la pandemia per alcune categorie di lavoratori e fasce d’età, ma il vaccino sarà disponibile per tutti e fortemente consigliato per alcune categorie.
“Rispetto a questa nuova fase vaccinale – ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia - è avviata la condivisione con Regioni, Società scientifiche e stakeholders”.
La campagna vaccinale prevede dei sieri “aggiornati” autorizzati contro la variante più diffusa la Xbb che, da ultimi dati Oms, risulta in regressione con solo l’11,6% dei contagi e, a prendere il suo posto ci sarebbe la variante “Arturo” (XBB.1.16) con il 18,4% dei contagi.
Insomma, varianti su varianti, dati e percentuali con le quali si introduce la nuova campagna vaccinale che partirà già da settembre con la raccomandazione per le fasce fragili in contemporanea al vaccino antiinfluenzale.
Quanto allo stop all’isolamento, questo era già stato annunciato dal ministro della Salute Orazio Schillaci lo scorso 20 luglio, a margine del congresso della Fmsi: “è una questione di giorni – disse in quell’occasione Schillaci - Appena c'è il nuovo direttore della prevenzione lo togliamo”.
L’iter ha avuto un’accelerata lo scorso 31 ottobre, con la decadenza dell’obbligo vaccinale e il reintegro del personale sospeso, mentre dal 1 maggio 2023 è decaduto l’obbligo delle mascherine in ospedale, tranne che per i reparti a rischio e nelle Rsa.
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