05 Maggio 2023
“È con grande speranza che dichiaro chiusa l'emergenza sanitaria globale del Covid”. Dopo 3 anni è arrivato l’annuncio del direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus. Lo stato di emergenza sanitaria era stato dichiarato il 30 gennaio 2020. “Questo è un momento da celebrare ma è anche un momento per riflettere. Sono state perse vite che non dovevano essere perse, promettiamo ai nostri figli e nipoti che non faremo mai più gli stessi errori”, ha aggiunto.
“Dall'inizio della pandemia, fuori dalla Cina - ha aggiunto il dg dell'Oms - c'erano circa 100 casi di Covid-19 e non vi erano morti dichiarati. In tre anni da qual momento il mondo si è capovolto: circa 7 milioni di morti sono stati riportato dall'Oms, ma noi sappiano che la stima è di molte volte maggiore, pari almeno a 20 milioni di morti”.
Il coronavirus, dunque, non è più un Pheic, cioè una Public health emergency of international concern, un'emergenza di salute pubblica di interesse internazionale. Ora spetta a Ghebreyesus fare la dichiarazione sulla fine della pandemia, che si baserà sulla presa di posizione del Comitato di emergenza, che ha deciso di declassare il coronavirus. Ci si aspetta che arrivi il 20 di maggio, quando ci sarà l'assemblea mondiale dell’Oms. Ma cosa cambierà in pratica con la fine della pandemia? “Ben poco”, ha detto Gianni Rezza, ancora per alcuni giorni alla guida della prevenzione del ministero alla Salute. “Si tratta solo di prendere atto della decisione dell'Oms. Intanto però la gran parte delle misure sono state già abbandonate. In Italia così non cambierà niente. Del resto, qui abbiamo solo le mascherine in ospedale, la cui regolamentazione è appena stata rivista”. “Non è finito il Sars-Cov 2, ma la pandemia sì”, ha sottolineato Carlo La Vecchia, epidemiologo dell'Università di Milano. “Se guardiamo soprattutto al numero di casi di polmonite, la pandemia è finita essenzialmente con Omicron. Quindi è giusto che ora anche la autorità internazionali cambino posizione. Il coronavirus diventa uno dei tanti virus respiratori. Ha alcune specificità che lo rendono fastidioso, ad esempio è estremamente contagioso”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia