06 Dicembre 2022
Vaccino (fonte foto Lapresse)
Le multe ai cosiddetti "no-vax" verranno rinviate a giugno 2023. Dopo tanto travaglio è passato l'emendamento presentato dalla Lega in commissione Giustizia, al Senato, nel decreto rave. Il Carroccio già nei mesi passati era stato chiaro sulla questione, difendendo a spada tratta i circa 2 milioni di italiani che non si sono inoculati il siero. Anche nell'ultimo dl Aiuti ter e nella manovra si era aperta la discussione ma poi non se ne fece niente.
Le proposte di modifica, a prima firma Massimiliano Romeo (capogruppo del Carroccio a Palazzo Madama) ed Erika Stefani, hanno ottenuto il parere favorevole del governo. La sanzione da 100 euro fu introdotta dal governo di Mario Draghi all’inizio del 2022. La sanzione veniva applicata gli over 50, dall’8 gennaio al 15 giugno, che non si erano vaccinati.
I soggetti in questione hanno avuto 180 giorni di tempo per presentare le giustificazioni in merito al non essersi sottoposti alla vaccinazione. Alla fine di novembre la scadenza, ma adesso il governo ha deciso di correre ai ripari. La multa coinvolgeva medici e operatori sanitari, personale scolastico e universitario, lavoratori del settore della difesa, sicurezza, istituti penitenziari e polizia locale.
Le persone non in regola erano circa 2 milioni, e lo Stato programmava di incassare 200 milioni. Critiche da parte dell'opposizione con Maria Stella Gelmini che dichiara: "Decisione sconcertante, un insulto a chi si è regolarmente vaccinato. Alla fine la sanatoria per i no vax è arrivata: se qualcuno aveva dubbi sullo sconcertante revisionismo sui vaccini da parte di questo esecutivo, oggi si dovrà convincere".
Negli ultimi giorni la Consulta si è espressa sull'obbligo vaccinale ritenendone la legittimità: "Ritenute non irragionevoli né sproporzionate le scelte del legislatore". Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, di recente aveva dichiarato che, per riscuoterle, le multe avrebbero comportato “più costi che benefici”.
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