29 Novembre 2022
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha oggi annunciato, all’inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università in Molise, che sono in corso della modifiche sul contagio da covid-19. Per quanto riguarda le misure sanitarie di quarantena per i malati asintomatici, saranno previsti solo 5 giorni prima del rientro al lavoro ed alle attività in pubblico.
"Stiamo lavorando per fa sì che gli asintomatici possano dopo 5 giorni rientrare nelle loro attività. Su questo, a breve, presenteremo un disegno di legge". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, oggi a Campobasso per partecipare all'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università del Molise, rispondendo ad una domanda dei giornalisti su un eventuale cambio delle regole sul covid.
"Sono convinto che siamo in una fase diversa della malattia da covid-19 che oggi non è quella che abbiamo visto 3 anni fa”. “Manteniamo alta l'attenzione ma siamo fiduciosi che si possa uscirne e pensiamo che sia importante ora pensare ai tanti problemi che con il covid sono rimasti indietro, come le liste d'attesa e gli screening oncologici".
"Bisogna far sì che tutti i cittadini, indipendentemente da dove sono nati o risiedono, e indipendentemente dal loro reddito, abbiano le stesse opportunità di cura", ha proseguito poi il ministro.
Sono stanziati per il Servizio Sanitario Nazionale, 4.6 miliardi di euro per i prossimi due anni. "Soltanto con l'arrivo di questa terribile pandemia e di fronte a 180mila morti si è capito che la spesa per la salute è una spesa primaria e irrinunciabile. Oggi in una situazione di grave difficoltà, con la necessità di sostenere famiglie e imprese per evitare il tracollo della nostra economia, il governo ha assicurato per la sanità 2,2 miliardi di euro nel 2023 e altri 2,4 miliardi nel 2024. Un primo segnale di inversione di tendenza che si consoliderà con i bilanci dei prossimi anni".
"Intanto dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative necessarie per correggere un'altra distorsione che si è creata nel corso degli anni: il sovraccarico delle strutture ospedaliere a causa dell'indebolimento dell'organizzazione sanitaria sul territorio che la pandemia ha reso molto più evidente".
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