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Covid, Vaccini a mRna, il tribunale di Pesaro: "Ok a verifica sulla composizione"

Fioccano le cause e i ricorsi in sede civile per comprendere di "che pasta sono fatti i vaccini" a mRna: la relazione del dottor Ansovini e il ricorso promosso dall'avvocatessa Morante che avverte: "Un caso analogo anche a Trento"

29 Luglio 2022

Vaccini a mRna: richiesta composizione al tribunale di Pesaro

Vaccino (fonte foto Lapresse)

L'avvocatessa Nicoletta Morante ha deciso di portare in sede civile un accertamento che riguarda un cinquantenne che aveva contratto il Covid e non vuole sottoporsi al vaccino per andare al lavoro. Il ricorso è scattato di fronte al giudice del tribunale civile di Pesaro ed è volto ad approfondire per la prima volta in Italia il contenuto dei vaccini ad mRna.

Vaccini a mRna: la relazione del dottor Ansovini

Grazie alla consulenza del dottore Raffaele Ansovini, il ricorrente, un cinquantenne libero professionista di Pesaro, già guarito dal covid è stato limitato nella propria professione nella libertà di circolazione perché non ha voluto vaccinarsi. Dal momento che rientra nel nel parametro dell'età anagrafica per cui il vaccino rientrava come obbligatorio, è stato anche raggiunto dalla sanzione amministrativa per violazione dell'obbligo vaccinale. Il ricorso al tribunale civile volto a comprendere se il consenso informato alla cui firma sarebbe obbligato è compatibile con l'obbligatorietà vaccinale. In altri termini se una persona è costretta ad assumersi personalmente le responsabilità derivanti dalla somministrazione del vaccino, e date le stesse complicazioni, se l'obbligo vaccinale può essere consentito in questi casi. Una decisione che non può prescindere dalla conoscenza del contenuto del vaccino stesso, bisogna comprendere In sostanza se esistono eccipienti ad uso non umano o dannosi per la salute oppure enzimi già ritrovati in analisi recentemente pubblicate in riviste scientifiche e relazionate dallo stesso consulente Ansovini.

Vaccini a mRna: il Tribunale approva il ricorso

Il tribunale di Pesaro ha accettato il ricorso e quindi ha disposto l'accertamento tecnico sull'analisi del contenuto dei vaccini a mRNA.

Lo specialista, nel contenzioso civile, si focalizza sulle funzionalità dei vaccini a RNA messaggero e degli enzimi rilevati con le analisi, puntualizzando sul fatto che "nel nucleo vi è il DNA nucleare, nei mitocondri quello microcondriale, al suo apparire il codice 19 si è espresso in tre modi: il 5 o il 7% dei pazienti con gravi polmoniti, necessità di terapia intensiva con alta incidenza di prognosi infausta. Il 35% dei ricoveri ospedalieri bisognosi di continuo monitoraggio diagnostico e terapeutico il 60% di asintomatici. E quindi com'è possibile che il virus abbia un comportamento così disomogeneo? Il covip 19 è capace di inserire il suo genoma del RNA anche nel DNA mitocondriale. I vaccini a mRnaPfizer e Moderna integrano l'Rna virale del covid 19 nel genoma mitocondriale occupando così la sede che, si è occupata dal virus scatena la sindrome severa. Si tratta dunque di una strategia che pur creando una risposta anticorpale, risulta inefficace oltre al fatto che lo stesso vaccino ad mRna non ha la stessa conformazione funzionale".

Lo specialista inoltre sottolinea che i linfociti CD +19 diventano afunzionali e percentualmente meno presenti e quindi bisogna analizzare attentamente la composizione vaccinale, l'avvocatessa Morante sottolinea che non si tratta dell'unico caso portato in tribunale con questa richiesta, vi è un caso analogo a Trento promosso da un odontoiatra.

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