Covid, pronto il nuovo tormentone per l'autunno: la variante portoghese
Nell'ultimo mese il Portogallo è diventato il nuovo focolaio europeo: la media settimanale è di quasi tremila contagi per milione di abitanti, dieci volte di più rispetto a Italia e Francia
Il nuovo tormentone Covid per l'autunno è già pronto: si tratta della variante portoghese. Nell'ultimo mese, infatti, il Portogallo è diventato la grande anomalia europea per quanto riguarda i numeri delle infezioni. Con una media settimanale di quasi trentamila casi, l'incidenza si è attestata su un numero notevole: tremila casi ogni milione di abitanti, dieci volte di più rispetto a Francia e Italia, dove i casi per milione di abitanti sono circa trecento, e sette volte l'incidenza della Germania, dove i contagi ogni milione di cittadini sono circa 450. Dati che fanno comprendere bene come il piccolo Paese della penisola iberica, per molti un modello di gestione della pandemia in questi due anni, sia alle prese con una nuova ondata alla vigilia dell'estate e sia il grande focolaio europeo.
Covid, pronto il nuovo tormentone per l'autunno: la variante portoghese
La colpa sarebbe di una sottovariante di Omicron, la BA.5, che ha già fatto scattare l'allarme in Germania. "La sottovariante BA.5 di Omicron è più contagiosa e pericolosa dell'originale variante di Omicron BA.1 ed è possibile che sarà quella che dovremo affrontare in autunno", ha dichiarato di recente il ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach, come riporta "Il Fatto Quotidiano".
Una situazione in prospettiva preoccupante, dal punto di vista del governo tedesco, tanto che l'esecutivo presieduto da Olaf Scholz ha già chiesto l'autorizzazione al Parlamento per stanziare 8 miliardi in più nella legge di Bilancio per la gestione del virus nei prossimi mesi, quando le alte temperature non saranno più un alleato nella battaglia contro la pandemia. Sempre l'omologo di Speranza ha dichiarato che sono già stati avviati i preparativi per una nuova "sessione vaccinale" in autunno con vaccini adeguati alle nuove varianti.
Nessun allarmismo: i dati in miglioramento nel resto d'Europa
L'allarmismo potrebbe però essere ingiustificato e prematuro. Non è ancora chiaro se questa nuova sottovariante sia in grado di diventare dominante rispetto agli altri ceppi di Omicron. E in più in tutti i grandi Paesi europei la situazione è in costante miglioramento: sia in Francia che in Germania i casi e i ricoveri sono in costante calo. Stesso discorso per l'Italia, dove dal primo maggio non si fa più uso di green pass e le mascherine sono obbligatorie solo in alcuni contesti ben precisi.
Che la situazione nel nostro Paese sia sempre meno preoccupante viene certificato anche dalla mappa a colori messa a punto dall'Ecdc e aggiornata ogni due settimane. Nell'ultima versione la Valle d'Aosta, il Piemonte, la Lombardia, la provincia di Trento e il Friuli Venezia Giulia sono passate dal colore rosso, che indica il maggior rischio, a quello arancione.