23 Febbraio 2022
Vaccino Novavax: cos'è, come funziona e perché può convincere gli indecisi. Si tratta del nuovo siero anti-Covid disponibile in Italia da mercoledì 23 febbraio 2022 e non è uguale a tutti gli altri. Novavax funziona infatti in modo diverso rispetto ai vaccini di Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson e Johnson e il motivo è molto semplice: scopriamolo insieme. Ad oggi sono ancora molti gli italiani over 50 senza nemmeno una dose e milioni i bambini, soprattutto minorenni, non immunizzati. I vaccini in circolazione fino a questo momento infatti, per svariati motivi, non hanno convinto una parte della popolazione. Ma ora Novavax potrebbe far cambiare idea anche ai più scettici.
Il nuovo vaccino si chiama Novavax, non è a mRna, ma ha lo stesso funzionamento che la medicina usa nel mondo da svariati decenni per malattie e virus come epatite B, meningococco B e Hpv. In sostanza in molti lo ritengono più sicuro proprio perché contiene un meccanismo che viene utilizzato da molti anni. Ma non è finita qui. Stando alle parole degli esperti dell'Ema, Novavax ad oggi è risultato efficace al 90% nel prevenire la malattia da Covid-19 sintomatica (fatta eccezione per la variante Omicron, che è sì più contagiosa ma meno letale). Due sono le dosi previste.
Ma andiamo più nel concreto. Cosa vuol dire che Novavax non usa la tecnologia a mRna? Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare prima un passo indietro. Come tutti sanno, l'obiettivo del vaccino, una volta iniettato nel corpo, è quello di stimolare il sistema immunitario a produrre una risposta contro un agente esterno. Per farlo ci sono diversi modi. Il primo è usare appunto la tecnologia a mRna, la quale consiste nell'inoculazione di un frammento di mRrna che porta le nostre cellule a produrre la proteina Spike del Covid-19. Se quindi una persona vaccinata contrae SARS-CoV-2, grazie al siero, si dovrebbero "riconoscere" il virus e la stessa proteina Spike e gli anticorpi dovrebbero agire di conseguenza, attaccando il virus.
Novavax invece è un vaccino proteico, cioè è composta da "frammenti proteici" del Covid-19. In pratica questo siero introduce direttamente nell'organismo umano la proteina Spike, precedentemente prodotta in laboratorio, per evitare che lo facciano il nostro corpo e le nostre cellule. Quindi, sostanzialmente, la grande differenza tra i vaccini a mRna e quelli proteici sta tutta qui, nella proteina Spike. In conclusione possiamo dire che mentre i vaccini a mRna (ovvero Pfizer e Moderna), una volta inoculati, stimolano le nostre cellule a produrre tale proteina, Novavax la inietta già nel nostro corpo.
Di Giorgia Belfiore
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