Variante Omicron, Speranza: "Non ancora diffusa in Italia". Giovedì cabina di regia
Il ministro della Salute Roberto Speranza commenta gli ultimi dati sui casi Covid in Italia nonostante il Super Green pass: "Valutare congruità delle nostre misure"
"La variante Omicron in Italia non è ancora diffusa in modo significativo. Rispetto agli altri Paesi abbiamo un vantaggio e dobbiamo mantenerlo. Giovedì prossimo, il 23 dicembre 2021, si riunisce la cabina di regia, nessuna decisione è stata presa: faremo le valutazioni sulla base dei dati". Così parla, ospite a Che Tempo che Fa su Rai 3 Roberto Speranza. Il ministro della Salute poi fa sapere che a Palazzo Chigi politici ed esperti si stanno confrontando "con i numeri alla mano".
Variante Omicron, Speranza: "Fase diversa dall'anno scorso"
Nella prossima cabina di regia il premier Mario Draghi potrebbe, in accordo con Speranza, firmare ulteriori restrizioni per contrastare la crescita dei contagi Covid in Italia. Le festività sono per il Governo "un elemento di preoccupazione". La paura riguarda una possibile diffusione della variante Omicron tra gli italiani. "Valuteremo le soluzioni possibili", spiega il ministro su Rai 3. "Penso comunque - aggiunge - che siamo in una fase diversa rispetto allo scorso anno: a Natale dell'anno scorso eravamo in zona rossa in tutti i giorni festivi e prefestivi, con chiusure durissime. I decessi erano molti di più, avevamo il triplo di ricoveri in terapia intensiva. Ora non ci sono limitazioni, le attività economiche sono aperte: abbiamo fatto una grande campagna di vaccinazione, l'88,5% delle persone sopra i 12 anni ha fatto la prima dose e l'85,3% ha fatto anche la seconda".
Il ministro della Salute commenta anche i più recenti dati sui contagi Covid: proprio negli ultimi giorno l'Italia, nonostante il Super Green pass, ha sfiorato i 30mila casi quotidiani. "Faremo una riflessione con i nostri scienziati e la comunità scientifica per valutare la congruità delle nostre misure", ammette a questo proposito Speranza. "Intanto abbiamo fatto alcune scelte, prorogando lo stato d’emergenza e alzando il livello d’attenzione rispetto agli arrivi dagli altri paesi europei. Abbiamo un piccolo vantaggio: la variante Omicron non è ancora significativamente diffusa, domani faremo un'ulteriore verifica della situazione delle varianti nel nostro paese. Vedremo come evolve la curva e giovedì avremo questo appuntamento con gli scienziati", aggiunge riferendosi alla cabina di regia di giovedì prossimo. "Le misure saranno sempre ponderate rispetto alla serietà della situazione".
E ancora: "Conosciamo la variante Omicron da poche settimane, i primi dati ci dicono che la terza dose di vaccino ci consente di avere un livello di protezione molto significativo. In Italia oltre 14 milioni di persone hanno fatto la terza dose, è lo scudo migliore che ci può preparare a quando, da qui a qualche settimana, la variante Omicron sarà molto più presente nel nostro paese. Rispetto ad altri paesi abbiamo un vantaggio e dobbiamo provare a conservarlo: anche 10 giorni in più, al ritmo di 450-470mila dosi, significano circa 5 milioni di richiami", dice. Infine il ministro a Che Tempo Che fa conclude parlando di terza dose e mascherina definendole entrambe "scudi importanti". "Il mio invito - afferma - è fare la terza dose e indossare la mascherina in tutte le occasioni in cui possono esserci rischi: con queste due armi possiamo avere uno scudo significativo".