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Vaccino a Rna, cos'è e come funziona nel combattere i virus

Da tempo ormai nella quotidiana battaglia contro il coronavirus viene utilizzato il vaccino a Rna, o Rna messaggero: ma qual è precisamente il suo funzionamento

10 Novembre 2021

Vaccino a Rna, cos'è e come funziona nel combattere i virus

fonte: Twitter @fisco24_info

Da tempo utilizzato nella complessa lotta contro la pandemia di coronavirus, il vaccino a Rna (noto anche come vaccino a mRna, cioè Rna messaggero) si è dimostrato essere uno dei principali strumenti utili a contenere il Covid-19. Si tratta di un tipo di vaccino che fa parte dei medicinali a Rna e che agisce attraverso l'inoculazione di parti di Rna messaggero all'interno delle cellule dell'organismo umano. Il tutto sfruttando un meccanismo presente naturalmente all'interno del nostro corpo; vediamo qual è il funzionamento.

Vaccino a Rna, cos'è e come funziona nel combattere i virus

Il funzionamento dei vaccini a Rna si basa sul meccanismo di sintesi delle proteine utilizzato dalle cellule. Quando queste ultime hanno bisogno di sintetizzare una proteina infatti, necessitano delle informazioni presenti all'interno del Dna; informazioni che vengono fornite dall'enzima Rna polimerasi. Questo enzima sintetizza a sua volta le informazioni usando come fosse uno "stampo" il Dna di una molecola di Rna messaggero, nota anche come mRNA.

Ma perché questo Rna viene chiamato messaggero? Il motivo è dovuto al fatto che esso trasporta le informazioni utili a sintetizzare la proteina fin dentro le cellule umane, consegnandole a dei corpuscoli detti ribosomi. Saranno proprio i ribosomi a leggere le istruzioni e a sintetizzare così la proteina all'interno dell'organismo. È basandosi sull'Rna messaggero che case farmaceutiche come la Pfizer hanno sviluppato l'omonimo vaccino.

Differenze tra vaccino tradizionale e vaccino a Rna

A questo punto il meccanismo di sintesi delle proteine già presente nel corpo umano viene sfruttato come motore di funzionamento dei vaccini prodotti da Pfizer e Moderna. Nei loro sieri infatti l'Rna messaggero viene iniettato direttamente nelle cellule del paziente, in modo tale che riconoscendolo i ribosomi inizino a sintetizzare automaticamente la cosiddetta proteina Spike: cioè la proteina che viene utilizzata dal coronavirus Sars-Cov2 come grimaldello per poter entrare nel nostro organismo.

Viene dunque fatto credere ai ribosomi che le informazioni trasportate dall'Rna messaggero del vaccino provengano direttamente dal Dna umano. Dopo aver sintetizzato la proteina Spike, questa viene dunque rilasciata nell'organismo e subito riconosciuta da nostro sistema immunitario come corpo estraneo. Sarà a quel punto che inizierà da parte del nostro corpo la produzione di anticorpi specifici, in grado di proteggere i pazienti da una futura infezione di Covid-19.

I vaccini tradizionali (noti come vaccini a vettore virale) invece basano generalmente la loro efficacia sulle proteine virali. Queste proteine vengono originariamente prodotte in laboratorio, per poi essere purificate e iniettate nell'organismo, dove verranno riconosciute dal sistema immunitario inducendo la produzione di anticorpi. Con i vaccini a Rna dunque si risparmia un passaggio facendo produrre direttamente all'interno del nostro corpo la proteina che teoricamente dovrebbe provenire dall'esterno.

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