Covid, Cts: "Lockdown per i non vaccinati? Incompatibile con diritti costituzionali"

Sulla scia del provvedimento annunciato in Austria, in Italia si fa strada l'ipotesi di restrizioni solo per i non vaccinati ma fortunatamente il Cts frena: "Niente allarmismo"

Terza dose di vaccino Covid, proroga dello stato di emergenza e ipotesi di lockdown solo per i non vaccinati: sono questi i tre punti che oggi, lunedì 8 novembre 2021, tornano sul tavolo di discussione di politici ed esperti. Mentre procedono le  inoculazioni cosiddette "aggiuntive" per i soggetti fragili - che nella giornata di ieri hanno toccato quota 338.595 (ovvero il 38,33% della platea) -, medici e scienziati commentano l'assurda scelta dell'Austria di introdurre restrizioni solo per i non vaccinati. Secondo il Cts "non dobbiamo sottovalutare nessun segnale di allerta, ma non dobbiamo neanche sfociare nell'allarmismo".

Lockdown per i non vaccinati? Cts frena: "Soluzione non proponibile in Italia"

A frenare prima di tutti l'idea di procedere con un possibile lockdown in Italia valido solo per chi non si è vaccinato contro il Covid sono i membri del Comitato Tecnico Scientifico. Sulla scia del provvedimento annunciato in Austria, l'ipotesi di introdurre l'ennesima restrizione da Nord a Sud della Penisola per i non immunizzati "è una misura che non si può prendere in considerazione, sia in termini concreti operativi sia per quanto riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali". Lo sostiene Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità. 

"Quindi - dice giustamente Locatelli - non credo sia una soluzione proponibile nel nostro Paese". Al momento in Italia le restrizioni ci sono e non sono neanche poche: basti pensare all'uso obbligatorio del Green pass per accedere ai luoghi della socialità - come cinema, teatri, bar e ristoranti - o sul posto di lavoro. Obbligare, dopo tutto questo, gli italiani che hanno deciso di non sottoporsi al vaccino Covid a stare (ancora) chiusi in casa sarebbe solo l'ennesima violazione della libertà dei cittadini stessi.

Proroga stato di emergenza, Letta avvisa: "Deciderà il Governo"

Intanto rimane il nodo cruciale sulla proroga dello stato di emergenza: al momento la data di scadenza è fissata per il 31 dicembre 2021 ma esso potrebbe essere allungato. "La decisione è tutta politica", fa sapere il coordinatore del Cts. "Se il governo vorrà considerare l'ipotesi di proroga, o si fermerà al 31 di gennaio oppure necessita di provvedimenti normativi legislativi per poterla estendere oltre", ipotesi di cui "non si è affatto discusso", conclude Locatelli.

Sul tema interviene anche il segretario del Pd Enrico Letta, che invece si mostra più netto rispetto al capo del Comitato: "Se necessario - avvisa il leader dem - il Governo proporrà l'allungamento" dello stato di emergenza. E potrà farlo fino a gennaio 2022.