14 Gennaio 2021
Vaccino covid
Stress e depressione riducono l'efficacia dei vaccini. E' quanto emerge da uno studio americano accettato per la pubblicazione dalla rivista 'Perspectives on Psychological Science'. "Nonostante test rigorosi abbiano dimostrato che i vaccini anti-Covid approvati finora negli Usa (quelli di Pfizer/BioNTech e di Moderna, gli stessi autorizzati ad oggi in Europa, Ndr) siano altamente efficaci nell'indurre una robusta risposta immunitaria", fattori come "depressione, stress, solitudine e abitudini non salutari", spesso associati all'isolamento e ai cambiamenti di vita imposti dalla pandemia di Sars-Cov-2, "potrebbero 'smorzare' l'efficacia dei vaccini contro Covid-19". Insomma gli effetti psicologici non vanno sottovalutati in quanto potrebbero diminuire l'efficacia del vaccino.
Come riferisce Janice Kiecolt-Glaser, direttore dell'Institute for Behavioral Medicine Research dell'Ohio State University e autrice senior del lavoro, "nel nostro studio ci siamo concentrati sulla risposta anticorpale" indotta dal vaccino, quella associata a una protezione a lungo termine contro il patogeno bersaglio della profilassi. Gli scienziati hanno così osservato che "fattori psicologici e comportamentali possono allungare il tempo necessario a sviluppare un'immunità e abbreviarne la durata".
Per evitarlo e ottenere maggiori benefici dalla vaccinazione, i ricercatori suggeriscono, oltre a interventi psicologici ad hoc, un intenso esercizio fisico e una notte di buon sonno nelle 24 ore precedenti l'iniezione. Accorgimenti che preparerebbero il sistema immunitario a funzionare al massimo, e rapidamente, alla somministrazione del vaccino.
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