Manovra 2026, approvata dal Senato fiducia a maxiemendamento con 113 sì, 70 no e 2 astenuti; opposizioni all'attacco: "Voltafaccia Meloni"
Il prossimo passaggio saranno Consiglio dei Ministri, Senato (dove si voteranno la Nota di variazione e la Legge di Bilancio) e Camera
113 voti favorevoli, 70 i contrari, 2 gli astenuti: passa così, al Senato, il voto sulla fiducia posta dal governo Meloni sul maxiemendamento alla manovra finanziaria su cui l'esecutivo sta cercando di accelerare i tempi previsti per la sua approvazione entro il prossimo 31 dicembre. La palla passerà poi al Consiglio dei ministri per la Nota di variazione e, successivamente, all'Aula di Palazzo Madama prima di finire dritta alla Camera.
Manovra 2026, approvata dal Senato fiducia a maxiemendamento con 113 sì, 70 no e 2 astenuti; opposizioni all'attacco: "Voltafaccia Meloni"
Si è riunita questa mattina, martedì 23 dicembre, l'Aula di Palazzo Madama per votare sulla fiducia data dal governo al maxi-emendamento da 3,5 miliardi di euro proposto dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e che prevede in sostanza una serie di modifiche (emendamenti, appunto) relativi a fiscalità, previdenza, investimenti produttivi e grandi opere. Dopo la conclusione dell'esame da parte della Commissione bilancio, le parti hanno iniziato le dichiarazioni di voto prima che l'Aula si esprimesse favorevolmente con 113 sì, 70 no e 2 astenuti.
La proposta ha generato non pochi dibattiti dalle sponde dell'opposizione, che ne hanno criticato non solo i tempi risicati di approvazione, ma alcuni dei contenuti del maxi-emendamento. Il testo prevede la cassazione di cinque norme in particolare. Oltre, per esempio, alla inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni pubbliche a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati dalle stesse, la misura stralcia la norma che consentiva a imprenditori condannati per aver sottopagato i dipendenti di non pagare gli arretrati (misura "salva-imprenditori"). Non solo: eliminata anche la norma sulle 'porte girevoli' nella Pubblica Amministrazione - ridotto da tre a 1 anno il tempo per ricoprire ruoli dirigenziali nel privato dopo incarichi in PA; ridotta da 10 a 4 anni l'anzianità per il collocamento di magistrati fuori ruolo; revisione della disciplina del personale della Covip.
Se Giorgetti si è detto soddisfatto ieri sera in Senato, salutando la Legge di Bilancio come misura di cui "beneficeranno i governi del futuro", parlando di stabilità economica e continuità amministrativa, le opposizioni - a conclusione delle votazioni - hanno iniziato le proteste. Cartelli rossi con la scritta "Voltafaccia Meloni" sono stati alzati dai senatori di Pd, M5S e Avs. "Promettevano abolizione accise, aumentano tasse sul carburante", "Promettevano abolizione Fornero, aumentano l'età pensionabile", "Promettevano investimenti in sanità, tagliano le risorse", "Promettevano diminuzione tasse, è record pressione fiscale" sono alcune delle espressioni di denuncia alla Legge di Bilancio.
Il capogruppo M5S in Senato Stefano Patuanelli ha rilanciato ironico: "Dov'è il ministroElsa Salvini Fornero? Questa manovra è diventata daquasi 22 miliardifiglia di una politica che avete detto che non fa nuove tasse e tagli, ma come avete fatto: avete stampato i soldi? Invece le tasse ci sono eccome: dal gasolio ai pacchi all'aliquota sulle garanzie assicurative per gli infortuni che si caricherà sugli assicurati".