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Manovra 2026, maxi emendamento: pensioni, aiuti alle imprese, Tfr, crediti d'imposta e Zes, le novità principali - IL TESTO COMPLETO - PDF

Pensioni, aiuti alle imprese, Tfr, crediti d'imposta, Zes, Piano Casa e Ponte sullo Stretto. Queste le novità principali inserite nel testo completo della legge di bilancio di quest'anno

20 Dicembre 2025

Manovra 2026, maxi emendamento: pensioni, aiuti alle imprese, Tfr, crediti d'imposta e Zes, le novità principali - IL TESTO COMPLETO - PDF

Al via la commissione Bilancio del Senato sulla manovra sul maxi emendamento presentato dal governo. Pensioni, aiuti alle imprese, Tfr, crediti d'imposta, Zes, Piano Casa e Ponte sullo Stretto. Queste le novità principali inserite nel testo completo della legge di bilancio di quest'anno. 

Manovra 2026, maxi emendamento: pensioni

Partiamo con le pensioni. Salta l'anticipo della pensione di vecchiaia con fondi complementari. Un tema che, secondo Giorgetti "non interessava a nessuno". L'emendamento sopprime una norma introdotta dalla legge di bilancio dello scorso anno e punta a ottenere risparmi annuali fino a 130,8 milioni nel 2035 sulla spesa pensionistica nei prossimi anni. "A me dispiace ma evidentemente non è stata ritenuta strategica", ha proseguito il titolare del Mef.

Aiuti alle imprese, Tfr, crediti d'imposta, Zes

Nel provvedimento ci sono le risorse per i crediti d'imposta Transizione 5.0 fino a 1,3 miliardi di euro e le risorse aggiuntive, fino a 532,64 milioni di euro, per le aziende che hanno fatto domanda per il credito d'imposta per la Zes unica. Incrementate le aliquote relative alla Zes unica per l'agricoltura, la pesca e l'acquacoltura. E poi, misure sul Tfr, tra cui l'adesione automatica alla previdenza complementare per i neo assunti.

Piano casa

Sono previsti 100 milioni di euro per due anni destinati al Piano Casache diventano 50 nel 2027 e altri 50 milioni nel 2028. La norma approvata è ridimensionata rispetto ai 150 milioni previsti nel 2026 e altrettanti nell'anno successivo previsti nella prima versione  della modifica.

Ponte sullo Stretto

Sono rifinanziati, con complessivi 780 milioni nel 2032 e 2033, gli stanziamenti per il Ponte sullo Stretto di Messina. Lo prevede l'emendamento del governo alla manovra, che sposta 320 milioni nel 2032 e 460 milioni nel 2033. Un rifinanziamento che viene fatto "alla luce dell'aggiornamento dell'iter amministrativo e del non perfezionamento degli impegni relativi alle somme iscritte in bilancio nell'anno 2025 in conto residui rinvenienti dall'anno 2024".

L'incremento delle risorse nel 2032 e 2033 lascia "inalterato il valore complessivo delle somme autorizzate".

Assicurazioni

Il contributo da 1,3 miliardi sarà carico delle assicurazioni. Su questo punto è previsto che entro il 16 novembre di ogni anno, gli assicuratori versino a titolo di acconto una somma pari all'85% del contributo dovuto per l'anno precedente. L'emendamento incrementa di un ulteriore 0,1% annuo, il tetto per la spesa farmaceutica per acquisti diretti.

Alla copertura, pari a 140 milioni di euro annui si provvede attraverso la riduzione del Fondo per i farmaci innovativi che pertanto dal 2026, "è rideterminato da 1.300 milioni di euro annui a 1.160 milioni di euro annui". Torna la misura per l'ampliamento dei soggetti tenuti al versamento del Tfr al Fondo Inps per l'erogazione del contributo. Dal primo gennaio dell'anno prossimo è previsto che vi rientrino "anche i datori di lavoro che, negli anni successivi a quello di avvio dell'attività, hanno raggiunto o raggiungano la soglia dimensionale dei 50 dipendenti".

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