20 Dicembre 2025
Al via la commissione Bilancio del Senato sulla manovra sul maxi emendamento presentato dal governo. Pensioni, aiuti alle imprese, Tfr, crediti d'imposta, Zes, Piano Casa e Ponte sullo Stretto. Queste le novità principali inserite nel testo completo della legge di bilancio di quest'anno.
Partiamo con le pensioni. Salta l'anticipo della pensione di vecchiaia con fondi complementari. Un tema che, secondo Giorgetti "non interessava a nessuno". L'emendamento sopprime una norma introdotta dalla legge di bilancio dello scorso anno e punta a ottenere risparmi annuali fino a 130,8 milioni nel 2035 sulla spesa pensionistica nei prossimi anni. "A me dispiace ma evidentemente non è stata ritenuta strategica", ha proseguito il titolare del Mef.
Nel provvedimento ci sono le risorse per i crediti d'imposta Transizione 5.0 fino a 1,3 miliardi di euro e le risorse aggiuntive, fino a 532,64 milioni di euro, per le aziende che hanno fatto domanda per il credito d'imposta per la Zes unica. Incrementate le aliquote relative alla Zes unica per l'agricoltura, la pesca e l'acquacoltura. E poi, misure sul Tfr, tra cui l'adesione automatica alla previdenza complementare per i neo assunti.
Sono previsti 100 milioni di euro per due anni destinati al Piano Casa, che diventano 50 nel 2027 e altri 50 milioni nel 2028. La norma approvata è ridimensionata rispetto ai 150 milioni previsti nel 2026 e altrettanti nell'anno successivo previsti nella prima versione della modifica.
Sono rifinanziati, con complessivi 780 milioni nel 2032 e 2033, gli stanziamenti per il Ponte sullo Stretto di Messina. Lo prevede l'emendamento del governo alla manovra, che sposta 320 milioni nel 2032 e 460 milioni nel 2033. Un rifinanziamento che viene fatto "alla luce dell'aggiornamento dell'iter amministrativo e del non perfezionamento degli impegni relativi alle somme iscritte in bilancio nell'anno 2025 in conto residui rinvenienti dall'anno 2024".
L'incremento delle risorse nel 2032 e 2033 lascia "inalterato il valore complessivo delle somme autorizzate".
Il contributo da 1,3 miliardi sarà carico delle assicurazioni. Su questo punto è previsto che entro il 16 novembre di ogni anno, gli assicuratori versino a titolo di acconto una somma pari all'85% del contributo dovuto per l'anno precedente. L'emendamento incrementa di un ulteriore 0,1% annuo, il tetto per la spesa farmaceutica per acquisti diretti.
Alla copertura, pari a 140 milioni di euro annui si provvede attraverso la riduzione del Fondo per i farmaci innovativi che pertanto dal 2026, "è rideterminato da 1.300 milioni di euro annui a 1.160 milioni di euro annui". Torna la misura per l'ampliamento dei soggetti tenuti al versamento del Tfr al Fondo Inps per l'erogazione del contributo. Dal primo gennaio dell'anno prossimo è previsto che vi rientrino "anche i datori di lavoro che, negli anni successivi a quello di avvio dell'attività, hanno raggiunto o raggiungano la soglia dimensionale dei 50 dipendenti".
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