09 Dicembre 2025
Chiunque, con un pizzico di cervello, sapeva bene che in questa nuova edizione il vecchio Gianfry sarebbe tornato ufficialmente in quella che è l’ultima trasformazione del suo disciolto partito, quella AN che sdoganò i vecchi fascisti del MSI portandoli al Governo.
I meriti di Fini — lo scrive un uomo culturalmente di sinistra — sono stati tantissimi: dal già citato sdoganamento dei fascisti del MSI alla costruzione di una nuova destra che prendeva le distanze dalle radici del Ventennio per avvicinarsi a un concetto conservatore più in linea con gli standard democratici europei.
Inutile sottolineare che, nel corso della festa di Giorgia e dei suoi elettori, per prima cosa Gianfranco abbia fatto un bel mea culpa sul grave errore storico: sciogliere AN, ripercorrendo anche il famosissimo “Che fai, mi cacci?” dello scontro con Berlusconi.
Con lui, presente un Rutelli in gran spolvero, che ha ricordato la competizione a sindaco di Roma del 1993.
Morale: tanto amarcord e tante risate, tra i soliti elogi alla Meloni e qualche frecciatina contro i rimasugli della sinistra, avallati anche dall’ex sindaco romano.
Una sola nota: a me Futuro e Libertà non dispiaceva, ma questa è un’altra storia.
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