“I dati della 27ª Indagine sulla Qualità della Vita confermano quello che molti cittadini percepiscono da anni: la Puglia è in ritardo e la gestione della Regione guidata dalla sinistra non è stata all’altezza delle sfide. Anche nelle province che mostrano un lieve miglioramento, come Bari – salita al 66° posto – emergono segnali allarmanti: nella voce ‘Reddito e ricchezza’ il capoluogo arretra dal 73° al 79° posto rispetto allo scorso anno. Un dato che indica un indebolimento progressivo della capacità economica delle famiglie e racconta una regione che fatica a generare benessere stabile. Lecce si colloca all’82° posto, mentre BAT e Brindisi restano in fascia insufficiente, rispettivamente all’88° e all’89° posto. Taranto precipita fino alla 101ª posizione. Il quadro più critico riguarda però Foggia: 104° posto, undici posizioni perse nel giro di un anno, e un ritardo ormai strutturale rispetto al resto del Paese. Questi risultati non possono essere ignorati: servizi deboli, sicurezza percepita bassa, infrastrutture ferme e opportunità economiche carenti evidenziano l’urgenza di un cambio di passo. La Puglia ha bisogno di investire su sanità, scuola, innovazione e sviluppo per colmare il divario con le regioni settentrionali. Le elezioni regionali rappresentano quindi un momento decisivo: i cittadini pugliesi chiedono una guida capace di affrontare concretamente i problemi, non di rinviarli. Serve una svolta politica che riporti la Puglia a condizioni di vita dignitose, con decisioni credibili e interventi misurabili”. Lo ha dichiarato Roberto Marti, Presidente della Commissione Cultura del Senato e candidato al Consiglio regionale della Puglia, in merito ai dati emersi dall’Indagine sulla Qualità della Vita 2025 realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, giunta alla 27ª edizione.
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