Educazione sessuale ed "Lgbtq+" alle medie, dietrofront Lega: ok ma col consenso dei genitori, resta divieto alle materne e alle elementari

Dietrofront della Lega in merito all'educazione sessuale ed "Lgbtq+" alle medie. Ok, ma con il consenso informato dai genitori

La Lega fa dietrofront sull'educazione sessuale ed Lgbtq+ alle medie, e dà l'ok tramite un emendamento presentato al Ddl Valditara. Cade il divieto per le scuole medie, ma solo con il consenso dei genitori, che dovranno conoscere in anticipo i temi trattati e i materiali distribuiti. Un po' come accade alle superiori, mentre resta il divieto alle materne e alle elementari. Gli alunni che avranno l’assenso dei familiari potranno seguire le lezioni, gli altri no.

Educazione sessuale ed "Lgbtq+" alle medie, dietrofront Lega: ok ma col consenso dei genitori

Dietrofront della Lega in merito all'educazione sessuale ed "Lgbtq+" alle medie. Ok, ma con il consenso informato dai genitori. "Fermo restando quanto previsto dalle indicazioni nazionali", resta invece il divieto per la scuola dell'infanzia ed elementare.

L'emendamento porta sempre la stessa firma, e cioè di Giorgia Latini, e punta a "fare chiarezza" secondo il leghista Rossano Sasso. "Noi non siamo quelli che vogliono vietare che in classe si parli di affetto e rispetto", dunque si è optato per "una modifica normativa alla luce della strumentalizzazione in atto". Sempre secondo Sasso, il Ddl Valditara dovrebbe fermare "le distorsioni ideologiche care alla sinistra. grazie a questa legge fortemente voluta dalla Lega, non potranno più entrare a scuola attivisti ideologizzati trans e Lgbtdrag queen, porno attori (tutto realmente già accaduto) privi di competenze pedagogiche, per parlare a bambini e ragazzi di fluidità di genere, di utero in affitto e di confusione sessuale", anche se permangono i dubbi su questa cosa. 

L'opposizione infatti esulta: "Abbiamo combattuto con determinazione dentro e fuori dal Parlamento per denunciare l'assurdità di quella norma e oggi possiamo dire che il risultato è arrivato: una vittoria del buonsenso, della scuola e della libertà educativa", ha detto la capogruppo Pd in commissione Cultura alla Camera e responsabile nazionale scuola Irene Manzi. "È evidente che Valditara e la Lega, di fronte alle critiche diffuse e all'imbarazzo crescente abbiano dovuto cambiare posizione almeno rispetto a questo aspetto".