Olimpiadi Milano-Cortina 2026, gip invia a Consulta decreto governo su qualifica Fondazione come ente di diritto privato: “Si valuti illegittimità”

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: “I magistrati stanno cercando di mettere delle zeppe in un'organizzazione che sta funzionando e sta dando risposte eccellenti”

La giudice per le indagini preliminari di Milano, Patrizia Nobile, ha sollevato davanti alla Corte Costituzionale la questione dilegittimità costituzionaledel decreto del governo Meloni del 2024, che ha ribadito la natura di ente di diritto privato della Fondazione Milano-Cortina 2026. La decisione, assunta su richiesta della Procura, sospende il procedimento penale che coinvolge sette indagati nell’inchiesta sugli appalti per i servizi digitali legati all’organizzazione delle Olimpiadi invernali. Ora spetterà alla Consulta pronunciarsi sulla conformità del provvedimento ai principi costituzionali e alle direttive europee.

Olimpiadi Milano-Cortina 2026, gip invia a Consulta decreto governo su qualifica Fondazione come ente di diritto privato: “Si valuti illegittimità”

Nel decreto contestato, convertito in legge, l’esecutivo ha confermato la natura privata della Fondazione che gestisce i Giochi, una scelta che, secondo i magistrati milanesi Francesco Cajani e Alessandro Gobbis, coordinati dall’aggiunta Tiziana Siciliano, ha di fatto bloccato l’attività investigativa. I pm sostengono che la Fondazione debba essere considerata un organismo di diritto pubblico, non privato, e che il decreto abbia inciso direttamente sulle indagini relative ad affidamenti diretti pilotati tra il 2020 e il 2021, in cambio di presunte tangenti.

La gip Nobile, nelle 53 pagine del suo atto, scrive che l’intervento “normativo della cui legittimità si discute”, ovvero il decreto del governo Meloni del 2024, ha escluso “l’attribuzione della qualifica di organismo di diritto pubblico”, nonostante “la sussistenza dei requisiti previsti dalla direttiva” Ue del 2024 e, dunque, “in violazione della stessa”. Una disposizione che, secondo la giudice, ha rilevanza “in un procedimento che ha ad oggetto fattispecie penali”, come la corruzione, che rappresentano “anche oggetto di uno specifico obbligo sovranazionale di penalizzazione”, richiamando la Convenzione delle Nazioni Unite “contro la corruzione”.

La decisione della gip comporta la sospensione temporanea del procedimento a carico dei sette indagati, in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci. Sarà dunque la Consulta a chiarire se il decreto, nella parte in cui stabilisce la natura privata della Fondazione Milano-Cortina, rispetti i vincoli del diritto europeo e i principi costituzionali.

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha commentato: “Quando partirono le Olimpiadi, il governo stabilì che la Fondazione che avrebbe avuto in gestione l'organizzazione dei Giochi dovesse essere di diritto privato. Improvvisamente salta fuori che è di diritto pubblico e cambia tutto. Per organizzare un evento importante come le Olimpiadi ci vuole elasticità che il pubblico non ci consente di avere”.

Secondo il governatore, i magistrati “stanno cercando di mettere delle zeppe in un'organizzazione che sta funzionando e sta dando risposte eccellenti. Aspettiamo l'esito della decisione della Suprema Corte, ma tutti i comportamenti commessi in vigenza della legge in questione credo escludano la sussistenza di qualunque reato: è anche abbastanza anomalo il comportamento della Procura”, ha poi concluso Fontana.