Lettera di Renzi a Meloni: "Via segreto di stato su vicenda Autogrill, caso Almasri e Paragon", la premier: "Sarà fatto"

Il fondatore di Italia Viva incalza la premier a "metterci la faccia" e "rimuovere il segreto di stato", lei risponde lapidaria: "Ho già dato ordine"

Matteo Renzi ha inviato una lettera brevi mano alla premier Giorgia Meloni, tra le sue richieste: rimuovere il segreto di Stato per la cosiddetta "vicenda Autogrill" sull'incontro tra Renzi stesso e lo 007 Marco Mancini in una piazzola di sosta; il segretario di Italia Viva ha poi puntato il dito sull'uso del segreto di stato su vicende più recenti e, a suo dire, "strani casi" quali il rimpatrio del criminale libico Almasri e lo spionaggio a danno di giornalisti italiani attraverso lo spyware Paragon.

Lettera di Renzi a Meloni: "Via segreto di stato su vicenda Autogrill, caso Almasri e Paragon", la premier: "Sarà fatto"

"Sii coraggiosa, Giorgia, se hai il coraggio" è l'"intimidazione" di Matteo Renzi alla premier. Il fondatore di Italia Viva, con una lettera stampata e consegnata a mano, ha chiesto alla Presidente del Consiglio: "Togli il segreto di Stato sulla 'vicenda autogrill'", ovvero il "banalissimo" incontro in autogrill tra Matteo Renzi stesso e l'agente dei servizi segreti Marco Mancini avvenuto in una piazzola di sosta a Fiano Romano, ripreso da una professoressa presente in quel momento. Secondo alcune indiscrezioni l'incontro avrebbe avuto a che vedere con la questione della delega ai servizi segreti e la crisi del governo Conte.

Nella stessa lettera Renzi allude ad altri "strani casi" in cui è stato apposto il segreto di Stato, nello specifico cita il rimpatrio del criminale libico Almasri e il caso Paragon, lo spyware utilizzato per controllare, tra gli altri, il direttore Francesco CancellatoLuca Casarini dell'Ong Mediterranea. "È davvero una barzelletta che l'Italia che riporta a casa il criminale libico senza spiegare in che cosa consiste il segreto di Stato" o un'Italia "che non riesce a dire chi ha spiato con Paragon un giornalista o un attivista politico". "E piuttosto", ha continuato a incalzare Renzi, "vieni in aula e mettici la faccia, spiegando che cosa hai fatto sulla vicenda Al-Masri e chi ha utilizzato in modo illegittimo Paragon". La replica della premier è stata concisa e lapidaria: "Ho già dato mandato di farlo. G."