Cdm, approvato decreto Albania per trasferimento immigrati irregolari nei Cpr e stretta alla cittadinanza, si ottiene con discendenza italiana fino ai nonni
Via libera del Consiglio dei Ministri a due decreti per contrastare l'immigrazione illegale in Italia
Il Cdm ha dato il via al decreto Albania che prevede il trasferimento degli immigrati irregolari con decreto di espulsione dei Cpr del paese balcanico e ha approvato inoltre una riforma che definisce una stretta all'ottenimento della cittadinanza italiana: verrà mantenuto l'attuale principio dello ius sanguinis (diritto di nascita) ma con dei limiti per frenare gli abusi provenienti soprattutto dal Sud America: sarà possibile solo per chi ha un genitore o un nonno nato in Italia.
Cdm, via libera a decreto Albania per trasferimento immigrati irregolari in Cpr e stretta sulla cittadinanza, valido lo ius sanguinis ma con limiti: solo con genitore o nonno italiano
Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella sessione di oggi venerdì 28 marzo due decreti volti al "contrasto dell'immigrazione irregolare". Il primo è il decreto Albania, finalizzato al "trasferimento anche dall'Italia di persone che sono già destinatarie di provvedimento di espulsione e di trattenimento presso un Cpr" presso il centro di Gjader, nel paese balcanico. Il decreto, di un solo articolo oltre a quello che ne disciplina l'entrata in vigore, cercava di superare il fermo imposto dai giudici alla convalida dei trattenimenti dei migranti nei centri di Shengjin e Gjader in applicazione del diritto comunitario e in attesa di una pronuncia della Corte di giustizia europea sulla definizione di paese sicuro". Il ministro dell'Interno Piantedosi ha assicurato: "Non ci saranno risorse aggiuntive" per questo provvedimento.
Il secondo decreto approvato in Cdm impone una stretta sulla cittadinanza. Verrà mantenuto il principio dello ius sanguinis ma con dei limiti, per impedire gli "abusi" alle richieste. Come ha dichiarato il ministro degli Esteri Tajani, "da mezzanotte non si può più chiedere la cittadinanza italiana con le vecchie regole. Da oggi si diventa cittadini se si hanno fino ai nonni cittadini italiani". In questo modo, tutte le richieste di cittadinanza italiana, provenienti in larga misura dal Sud America, sulla base del vincolo del bisnonno italiano, non saranno più accettate. "È di grande importanza perché punta a rinforzare il legame tra chi vuole essere cittadino italiano e l’Italia. Essere cittadino italiano è una cosa seria, la concessione della cittadinanza è una cosa seria: purtroppo ci sono stati nel corso degli anni abusi e richieste di cittadinanza che andavano un po’ al di là del vero interesse nei confronti del nostro Paese", ha dichiaro Tajani, affermando infine che verranno imposti controlli più severi sui documenti per evitare frodi.