Magistratura e politica, 6 Presidenti del Consiglio di centrodestra indagati in Italia e nessuno di sinistra: Craxi, Andreotti, Goria, Furlani, Berlusconi, Meloni

Come spiegato da Pierfranco Faletti, negli ultimi anni sono 6 i presidenti del Consiglio di centrodestra indagati dai giudici, nessuno invece appartenente alla sinistra

Giorgia Meloni è l'ultima di una lista di premier indagati negli ultimi anni. Come racconta Pierfranco Faletti in un articolo per Il Giornale d'Italia, il caso peculiare è che i premier indagati sono tutti appartenenti all'area di centrodestra, nessuno a sinistra. Anche Francesco Cossiga, 8° presidente della Repubblica, fu proposto per la messa in stato d'accusa da parte del PCI quando era presidente del Consiglio.

Craxi, Andreotti, Goria, Forlani, Berlusconi, Meloni

L'indagine che si è abbattuta sulla premier Giorgia Meloni per il caso Almasri è solo l'ultima delle inchieste che hanno coinvolto i presidenti del Consiglio, appartenenti all'area politica del centrodestra negli ultimi anni. Nel recente passato sono infatti 6 i presidenti del Consiglio di centrodestra indagati dalle varie Procure: in ordine Bettino Craxi, Giulio Andreotti, Giovanni Goria, Arnaldo Forlani, Silvio Berlusconi e, appunto, Giorgia Meloni. Di contro, in questi anni nessun premier di sinistra è stato sottoposto ad inchieste. Un "caso unico al mondo". Oltre a loro anche Francesco Cossiga, ottavo presidente della Repubblica, venne proposto per la messa in stato d'accusa da parte del PCI, quando era premier.

I giudici candidati che hanno condotto le inchieste

A muovere le indagini contro i 6 premier, sono stati questi giudici: Francesco Lo Voi, ha mandato l'avviso di garanzia per Giorgia Meloni nel caso Almasri; Fabio De Pasquale, che chiese il rinvio a giudizio per Bettino Craxi nel caso Eni-Sai; Alfredo Robledo, avviò, insieme a De Pasquale il Processo Mediaset per Silvio Berlusconi; Giancarlo Caselli, che inviò l'avviso di garanzia a Giulio Andreotti per il processo per mafia; Giorgio della Lucia, magistrato nel caso della Cassa di Risparmi di Asti inncui era indagato Giovanni Goria; Antonio Di Pietro, parte del Pool di Mani Pulite dove fu indagato anche Arnaldo Forlani, oltre che Craxi e Andreotti; Francesco Casson; giudice istruttore che emise l'avviso di garanzia per Cossiga.