Daniela Santanchè rinviata a giudizio, maggioranza fa quadrato ma parte il toto-nomi per il possibile sostituto, da Gianluca Caramanna a Manlio Messina a Lucio Malan di FdI
La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio "per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia", la maggioranza: "Siamo garantisti"; supporto anche da Italia Viva
La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio "per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia", una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha dismesso le cariche. La maggioranza si è sin da subito definita "garantista", ma nel frattempo è partito il toto-nomi per il sostituto al Ministero.
Il processo si aprirà il 20 marzo davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Milano. Gli imputati in tutto sono 17 tra cui Visibilia srl in liquidazione. La giudice ha dichiarato prescritte le imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018 dichiarando in questo caso il non doversi procedere, tra gli altri, anche per la ministra.
Daniela Santanchè rinviata a giudizio, il toto-nomi da Caramanna a Messina
Appena resa nota la decisione della giudice Anna Magelli sul rinvio a giudizio di Santanchè, si sono scatenate le reazioni del mondo politico. Le opposizioni sono tornate a chiedere le dimissioni della ministra, ma non Italia Viva che, insieme a esponenti della maggioranza, si dice garantista.
L’Aula della Camera aveva già respinto lo scorso aprile con 213 no, 121 sì e 3 astenuti la mozione di sfiducia a Santanchè presentata dal M5S e sottoscritta da tutte le opposizioni ad eccezione di Italia Viva.
Per evitare polemiche, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni potrebbe comunque decidere di chiedere le dimissioni a Daniela Santanchè, anche se per ora si tratta di una ipotesi remota. Tra i nomi il pole per il possibile ruolo di sostituto al Ministro del Turismo c'è quello di Gianluca Caramanna, deputato di Fratelli d’Italia, laureato in economia del turismo e con una lunga esperienza nel settore alberghiero. Considerato da anni un fedelissimo di Meloni, la sua nomina potrebbe garantire una continuità per tutti i dossier aperti nel Ministero del Turismo.
Nel toto-nomi compare anche il nome di Manlio Messina, consigliere di Fratelli d'Italia, e Lucio Malan, ex forzista ed anche lui del partito della premier.
Chi è Gianluca Caramanna, possibile sostituto di Daniela Santanchè al Turismo
Gianluca Caramanna è un politico italiano nato il 25 luglio 1975. Laureato in economia del turismo, è stato manager di varie catene alberghiere, tra cui il gruppo Hotel Domus. Inizia a far politica al Liceo Righi di Roma dove viene eletto consigliere di istituto. Consigliere di facoltà all’Università con Fare Fronte è eletto con il Popolo delle Libertà al Primo Municipio di Roma dal 2008 al 2013 e con Fratelli d’Italia dal 2016 al 2021 dove ricopre l’incarico di membro della commissione commercio. Dal 2013 è responsabile del Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia.
Alle elezioni politiche del 2022 viene eletto deputato per Fratelli d'Italia nel collegio plurinominale Sicilia 1 - 01. È attualmente capogruppo di FdI in Commissione X e membro della Commissione di Vigilanza Rai. Dal novembre 2022 è Consigliere del Ministro del Turismo per i rapporti istituzionali.
Chi è Manlio Messina, nel toto-nomi per la sostituzione della Santanché
Manlio Messina è nato a Catania il 12 novembre 1973 ed è un politico italiano, dal 13 ottobre 2022 deputato alla Camera per Fratelli d'Italia, dove ricopre anche l'incarico di vice-capogruppo vicario.
Si è diplomato al liceo statale Enrico Boggio Lera ed è stato per quattro anni rappresentante d'istituto, nel 2001 consegue la laurea in economia ed amministrazione delle imprese presso l'Università di Catania, dove nel 2003 consegue la laurea magistrale in economia nel medesimo Ateneo.
Inizia la sua esperienza politica negli anni '90 in Azione Giovani, l'organizzazione giovanile di Alleanza Nazionale (AN), di cui è stato dirigente provinciale. Quindi all'Università di Catania, dove è eletto nel 1999 al Senato Accademico per Alleanza Universitaria fino al 2001.
Nel 2000 viene eletto al Consiglio di quartiere di Cibali nelle liste di AN, ricoprendo le cariche di capogruppo e presidente della Commissione consiliare sport, turismo, viabilità e politiche giovanili, per poi alle elezioni amministrative del 2008 candidarsi al consiglio comunale di Catania, tra le liste del Popolo delle libertà (lista elettorale che univa AN con Forza Italia) a sostegno del candidato sindaco del centro-destra Raffaele Stancanelli, venendo eletto consigliere comunale e riconfermato in tale carica alla tornata elettorale del 2013 col PdL.
Nel 2013, a seguito dello scioglimento del Popolo della Libertà e la scelta di non aderire alla rinata Forza Italia, costituisce un gruppo civico nel consiglio comunale catanese. Nel 2016 aderisce a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, diventandone prima coordinatore provinciale a Catania e successivamente coordinatore regionale per la Sicilia orientale dal 2017 fino al 2019.
Il 5 luglio 2019 viene nominato assessore con deleghe regionali al turismo, allo sport e allo spettacolo nella giunta regionale della Sicilia presieduta da Nello Musumeci, al posto del compagno di partito dimissionario Sandro Pappalardo, e restando in carica fino al 13 ottobre 2022.
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidato alla Camera dei deputati, tra le liste di Fratelli d'Italia nel collegio plurinominale Sicilia 1 - 02, risultando eletto deputato. Nella XIX legislatura è componente della 7ª Commissione Cultura, scienza e istruzione e del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, oltreché vice-capogruppo vicario del gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati.