Elisabetta Belloni, “Legame tra dimissioni e contratto da 1,5 miliardi con Space X di Elon Musk”, Valensise probabile successore

Elisabetta Belloni ha sempre rivendicato la sua indipendenza, dopo le sue dimissioni c’è chi indica disaccordi con Meloni sul contratto da 1,5 miliardi con Space X di Musk

Elisabetta Belloni ha deciso di anticipare la fine del suo mandato come vertice del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che sarebbe giunto a naturale scadenza a maggio, dopo essere stato nominata da Mario Draghi nel 2021.

Le sue dimissioni a sorpresa hanno fatto emergere degli interrogativi sulle ragioni che hanno portato la diplomatica che in passato era stata accostata ad altri incarichi di prestigio, come la Presidenza della Repubblica e il dicastero degli Affari Esteri.

“È stata una decisione maturata nel tempo”, ha dichiarato la Belloni, nota per essere una diplomatica di poche parole. Nelle prime ore si era fatta l’ipotesi di un possibile incarico tecnico di rilievo nello staff della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Un accostamento che la diretta interessata ha immediatamente smentito.

Le ragioni dietro le dimissioni

Quali sono allora le ragioni che hanno portato la sessantaseienne a rassegnare le dimissioni dal Dis?

In via ufficiale le motivazioni della sua scelta non sono ancora state rese note, anche se la diplomatica aveva già anticipato prima della fine dell’anno alla premier Meloni e al sottosegretario del consiglio dei ministri Alfredo Mantovano le sue intenzioni di lasciare l’incarico.

Secondo alcune indiscrezioni, alimentate dalle dichiarazioni di Osvaldo Napoli della segreteria nazionale di Azione, ci sarebbero dei legami tra le dimissioni della Belloni e la notizia di un possibile contratto dello Stato con l’azienda Space X di Elon Musk, per un valore di circa 1,5 miliardi di euro.

“Mi chiedo se esista un legame fra le dimissioni di Elisabetta Belloni, dalla guida del Dis, e la notizia del contratto da 1,5 miliardi di euro con Elon Musk”, ha affermato in una nota il dirigente di Azione, prima di chiedere a Meloni di riferire in Parlamento. “La presidente Meloni sì è spinta molto più in là delle più pessimistiche previsioni. È il caso che riferisca in Parlamento, e chiarisca alla Nazione, le ragioni per cui la tutela della tanto amata sovranità nazionale dovrebbe essere affidata a un privato cittadino americano dalle cui imprese satellitari dovrebbero dipendere alcuni servizi di telecomunicazioni crittografate e, in particolare, quelle relative alle forze armate”.

Palazzo Chigi tuttavia ha smentito in una nota tale possibilità: “La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink”.

Se i motivi delle dimissioni non sono ancora chiari, la corsa alla successione è aperta. Uno dei nomi in lizza è Bruno Valensise, già vice direttore del Dis e attualmente direttore dell’Aisi, l’Agenzia informazione e sicurezza interna.