Enrico Letta rassegna le dimissioni da parlamentare, l’ex premier nominato decano all’Università di Madrid, il suo posto a Filippin (Pd)

L’ex premier lascia con il sì della Camera per un incarico accademico a Madrid, Rosanna Filippin subentra come nuova deputata del Partito Democratico

Enrico Letta, ex presidente del Consiglio e figura di spicco del Partito Democratico, ha deciso di rassegnare le dimissioni per il suo seggio alla Camera dei Deputati per assumere il ruolo di professore decano presso l’Istituto de Empresa (IE) di Madrid. La sua richiesta è stata accolta dall’Aula con 204 voti favorevoli, 63 contrari e un astenuto.

Enrico Letta e la transizione simbolica con le dimissioni

A subentrare a Letta è Rosanna Filippin, già esponente del PD, che torna alla Camera iscrivendosi al gruppo parlamentare del partito. La proclamazione ufficiale è stata effettuata dal presidente di turno, Giorgio Mulè.

Letta, nel suo ultimo intervento, ha espresso gratitudine verso colleghi di maggioranza e opposizione, sottolineando il valore del lavoro collettivo svolto durante il suo mandato. "Ho voluto che il rapporto sul Mercato unico europeo fosse un compito condiviso," ha dichiarato, ribadendo il suo impegno verso una politica che superi le barriere della polarizzazione.

Nel congedarsi, Letta ha lanciato un messaggio chiaro contro l’estremismo e la polarizzazione che, secondo lui, stanno minando le democrazie occidentali:
"Non inseguiamo il peggio. Se amiamo la democrazia abbiamo bisogno gli uni degli altri, di mettere nuova linfa, di non avere paura né della stampa libera né dei poteri indipendenti."

Ha poi ricordato l’importanza della democrazia parlamentare come strumento per il bene comune, sottolineando il valore della collaborazione: "Dagli altri e con gli altri si impara e si cresce. La democrazia parlamentare è l’ossigeno della nostra vita comune."

Dimissioni parlamentari, una rarità?

Il gesto di Letta è significativo in un contesto politico, come quello italiano, in cui le dimissioni volontarie dal Parlamento sono viste come un evento raro. La maggior parte dei parlamentari tende a mantenere il proprio incarico fino alla conclusione della legislatura, anche in caso di assunzione di altri ruoli pubblici o privati, purché compatibili con l'incarico.

Sebbene non ci siano statistiche precise, alcune informazioni sono disponibili riguardo alle dimissioni di membri del governo. Ad esempio, dal 2001 al 2023, 30 ministri hanno lasciato il loro incarico prima della scadenza naturale del mandato, rappresentando circa il 12% dei 278 ministri totali in quel periodo.