Giorgia Meloni e la mail choc del giudice Patarnello, il TESTO integrale: "Più pericolosa di Berlusconi, maggioranza troppo compatta"
Meloni aveva pubblicato qualche stralcio della lunga lettera inviata dal magistrato Patarnello ai colleghi dell'Anm: "
Domenica 20 ottobre 2024 la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva postato sui suoi canali social un passaggio di un'email inviata sulla mailing-list dell'Associazione nazionale magistrati (Anm) dal sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello. "Meloni - si legge nello stralcio condiviso dalla premier - non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione". Il giudice inoltre invitava a "porre rimedio".
Meloni ha poi sottolineato che l'email era stata scritta da "un esponente di Magistratura democratica". La lettera aveva scatenato moltissime polemiche. Per Matteo Salvini il magistrato Marco Patarnello, "non dovrebbe più essere al suo posto, molto banalmente. Ci sono più di 9mila magistrati in Italia e la stragrande maggioranza fa liberamente e positivamente il loro lavoro. Se c'è qualcuno che ha preso il Tribunale per un centro sociale e per un luogo di vendetta politica ha sbagliato mestiere, molto semplicemente".
Il senatore di Fratelli d'Italia, Raffaele Speranzon, ha dichiarato che presenterà "al ministro Nordio un'interrogazione, affinché sia fatta chiarezza ma anche a tutela della stragrande maggioranza dei magistrati che svolgono il loro lavoro".
Giorgia Meloni e la mail del giudice Patarnello, il TESTO integrale
Così mentre su X approda il testo integrale del procuratore della Cassazione, testo che, nella sua integrità, contiene un messaggio diverso da quello che la Premier avrebbe voluto attribuirgli con gli spezzoni di frasi pubblicati.
Il testo integrale
Indubbiamente l'attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte, forse neppure ai tempi di Berlusconi. In ogni caso oggi è un attacco molto più pericoloso e insidioso per molte ragioni.
Innanzitutto perché Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte. E rende anche molto più pericolosa la sua azione, avendo come obiettivo la riscrittura dell'intera giurisdizione e non semplicemente un salvacondotto.
In secondo luogo perché la magistratura è molto più divisa e debole rispetto ad allora. E isolata nella società. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio. Possiamo e dobbiamo farlo. Quanto meno dobbiamo provarci. Sull'isolamento sociale non abbiamo il controllo ma sul tema della compattezza interna possiamo averlo. Non è accettabile chinare le spalle ora o che qualcuno si ritagli uno spazio politico si danni dell'intera magistratura.
In terzo luogo la compattezza e omogeneità di questa maggioranza è molto maggiore che nel passato e la forza politica che può esprimere è enorme e può davvero mettere in discussione un assetto costituzionale ribaltando principi cardine che consideravamo intangibili. Come corollario di questa condizione politica, anche l'accesso ad un informazione decente è ancora più difficile dell'era di Berlusconi.
Quindi il pericolo per una magistratura ed una giurisdizione davvero indipendente è altissimo. Dobbiamo essere uniti e parlare con chiarezza. Non dobbiamo fare opposizione politica ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente. Senza timidezze.