Orbán a Pontida: "Salvini eroe, ha difeso confini, portiamo i migranti a Bruxelles", il leader leghista: "via cittadinanza a chi delinque"

Orban elogia Salvini alla festa della Lega e rilancia lo scontro con Bruxelles. Salvini insiste su immigrazione e sicurezza, raccogliendo il sostegno dei leader sovranisti europei presenti all'evento

Orbán presente sul palco di Pontida per la festa della Lega, celebra Salvini e lo definisce "eroe, ha difeso confini", alla stregua di altri leader sovranisti europei che hanno difeso il capo del Carroccio. Poi attacca frontalmente l’Unione Europea sulla questione migranti: "portiamoli a Bruxelles". Matteo Salvini, che ha apprezzato l’endorsement del premier ungherese, ha parlato di vari temi tra cui proprio l’immigrazione, in un discorso di chiusura di 20 minuti: "via la cittadinanza a chi delinque", ha detto dal palco della convention, per poi proseguire, "è un atto di fede": "È il secondo mazzo di chiavi di casa nostra ma se tradisci questa fiducia contro chi ti ha garantito scuola previdenza e sanità, e poi spacci, stupri e uccidi, la soluzione è solo: via la cittadinanza e torna al tuo Paese. Non abbiamo bisogno di altri delinquenti", ha concluso.

Orbán: "In Ungheria festeggiamo Salvini"

"Noi in Ungheria festeggiamo Salvini come un eroe perché ha chiuso i confini e ha difeso le case degli italiani. Anzi, ha difeso anche l’Europa e meriterebbe una onorificenza e non un procedimento giudiziario. Quello in corso è una vergogna", ha aggiunto Viktor Orbán parlando del processo Open arms, interrotto dagli applausi dei militanti. Quello dei migranti è un tema centrale del suo discorso. Se continuerà l’immigrazione irregolare in Europa, "noi da Budapest i migranti li porteremo a Bruxelles e li deponiamo davanti agli uffici di Bruxelles. Se vogliono quei migranti che se li tengano!", ha detto il primo ministro ungherese mentre i leghisti intonavano il coro "Orbán Orbán Orbán". In tema di diritti civili, il leader di Fidesz e fondatore del gruppo europeo dei Patrioti ha inoltre dichiarato: "Non permettiamo che il matrimonio sia una specie di barzelletta. Senza famiglia non c’è futuro. La Costituzione ungherese dice che la famiglia è formata da uomo e donna", ha aggiunto Orbán.

Non solo Orbán a Pontida

Non solo Orbán: sul palco tanti alleati europei della Lega, e prima del primo ministro ungherese sul palco si sono alternati tanti altri esponenti stranieri del sovranismo. Tutti hanno voluto esprimere la loro vicinanza e solidarietà a Matteo Salvini. "Tutti quelli qui riuniti ti vogliono bene, quando sarai in tribunale sarai il nostro eroe, ecco perché siamo qui tutti noi. Vai per la tua strada Matteo, seguila, non sarai mai solo", ha detto ad esempio Geert Wilders, leader dei sovranisti olandesi: "Hanno provato a fermare me e non ci sono riusciti, sono più forte che mai, anche con Salvini non ci riusciranno". "I Patrioti europei guardano a Pontida, come a un rinnovato esempio di resistenza e speranza in tempi di nemici feroci", ha detto il portavoce della spagnola Vox, Josè Antonio Fuster. Andrè Ventura, deputato di Chega, il partito della destra portoghese, il quale ha definito Matteo Salvini un "perseguitato" perché "continua a credere che questo paese va protetto". Per il Rassemblement National è arrivato un videomessaggio del presidente Jordan Bardella: "Con gli storici amici della Lega" e gli altri alleati in Ue "ora rappresentiamo un gruppo potente e rispettato. Grazie a Viktor Orbán per il tuo coraggio, siamo il terzo gruppo al Parlamento europeo. Insieme continueremo a difendere i nostri valori occidentali e la civiltà europea", ha detto il francese.