Consiglio dei Ministri, dalla candidatura Fitto all'assegno unico e ai bonus, cosa ha detto la premier

Primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa estiva, ratificata la nomina di Fitto per la candidatura alla presidenza della Commisione Ue, e sulla manovra 2025 Meloni dice "finita la stagione dei soldi buttati dalla finestra"

La riunione a Palazzo Chigi è iniziata alle ore 14.19. La premier Giovanna Meloni ha subito parlato di stagione che richiederà  "energia" e di "agenda fitta", sottolineando la "bella riunione di maggioranza" tenuta nella mattinata con Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi.

"La nostra forza principale è l’unità e la compattezza della maggioranza di governo. Non è un caso che ogni giorno si raccontino teorie che hanno come obiettivo proprio minare quella compattezza, e che l’opposizione cerchi ogni escamotage per cercare di divaricarci. Ma noi sappiamo che sono tentativi inutili", ha aggiunto. 

"Al mondo c'è un'altra Italia, seria e autorevole"

Per quanto riguarda lo scenario internazionale, la premier ha evidenziato che "Tutti vedono, nel mondo, che oggi c’è un’altra Italia, seria, affidabile, autorevole, come dimostra anche il successo che sta avendo questo anno di presidenza italiana del gruppo dei 7" aggiungendo che "L’Italia sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale. I dati macroeconomici – Pil, occupazione, export, investimenti, ecc. - sono positivi e rappresentano un segnale di grande fiducia. Proprio oggi arriva il dato Istat del tasso di disoccupazione più basso dal 2008: 6,5%. Sono dati che dovremmo raccontare, di più e meglio, perché non lo faranno molti altri.

Pensate ai dati che ci arrivano dal rapporto Svimez sulla crescita del Pil nel Sud, che nel 2023 è cresciuto più della media nazionale, cosa che non accadeva dal 2015, di quasi mezzo punto percentuale. Un dato che contrasta con la narrazione, distorta, della sinistra che ci dipinge come nemici del Mezzogiorno, che vogliono umiliare il Sud e spaccare l’Italia con l’autonomia differenziata. Perché non possono dire la verità, e cioè che con questo governo gli investimenti al Sud sono aumentati del 50%, che significa che si poteva fare anche prima, ma non è stato fatto.  Il punto è che noi sappiamo che l’Italia cresce davvero solo se riesce a rimettere in moto tutta la sua economia e tutti i suoi territori". 

"Finita la stagione dei bonus e non tornerà finché saremo al Governo"

Per quanto riguarda la manovra finanziaria per il 2025 la premier ha detto che "La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo" per poi tornare sulla bagarre scoppiata giovedì dopo che avevano iniziato a girare con insistenza voci di tagli dell'assegno unico "ricordo che la manovra è ancora da scrivere - ha ripetuto la premier - e per questo consiglio grande prudenza nel commentare misure e interventi di cui ha parlato finora la stampa ma che non sono mai neanche state proposte" sottolineando "accade prima di ogni legge di bilancio che si scrivano cose non vere, quello che mi colpisce è che se ne continui a parlare anche dopo che le notizie vengono smentite dai diretti interessati, come nel caso dell’assegno unico di ieri. Se c’è qualcuno che vorrebbe far saltare l’assegno unico - ha detto quindi la presidente del Consiglio - non è certo questo Governo di centrodestra, che anzi lo ha aumentato e ne ha corretto alcune criticità, ma qualche zelante funzionario europeo che ha aperto una procedura di infrazione e ha chiesto all’Italia di cancellare il requisito della residenza in Italia per i percettori dell’assegno non lavoratori, il requisito della durata del rapporto di lavoro (attualmente di almeno 6 mesi) e addirittura di riconoscere l’assegno anche a chi ha figli residenti all’estero.

Modifiche folli, ingiuste per le famiglie italiane e insostenibili per l’equilibrio dei conti dello Stato".

La candidatura Fitto e i numeri dell'Italia

La presidente del Consiglio è quindi passata alla questione della designazione della proposta di candidato italiano al ruolo di commissario europeo: "Si tratta di una scelta delicata e molto importante per noi e per l’Italia nei prossimi anni - ha evidenziato - La nostra scelta ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati: il Ministro Raffaele Fitto" aggiungendo "È una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il Governo, ma è una scelta necessaria".

Il Pnrr e la rata di dicembre 

La premier ha esposto i dati relativi al Pnrr evidenziando che l'Italia è "lo Stato membro dell’Unione europea che ha ricevuto, finora, l’importo economico più alto: 113,5 miliardi di euro, oltre il 58% delle risorse totali. Il 28 giugno abbiamo raggiunto i 37 obiettivi della sesta rata da 8,5 miliardi di euro. E in questi giorni siamo impegnati nella fase di verifica con la Commissione europea per il pagamento della rata entro il 31 dicembre.

Il PNRR non consente soste e quindi siamo impegnati nelle attività necessarie per il raggiungimento dei 69 traguardi e obiettivi della settima rata da 18,2 miliardi di euro e con il monitoraggio dello stato di attuazione del Piano e della messa a terra degli investimenti programmati. La messa a terra del PNRR, ovviamente, è e rimarrà una priorità assoluta dell’intero Governo".

Gli anniversari del Governo 

  • "Il prossimo 22 ottobre celebreremo due anni di governo. Stiamo lavorando per approfittare di questo anniversario con l’obiettivo di raccontare i risultati che abbiamo raggiunto e che è giusto spiegare ai cittadini" ha detto Meloni evidenziando tra i risultati che "rispetto allo stesso periodo del 2023, gli sbarchi sono diminuiti del 64%, e quasi del 30% rispetto al 2022".
  • "Domani - ha quindi detto Meloni - sarà trascorso un anno dalla mia prima visita a Caivano: in un anno abbiamo fatto tantissimo, a partire dall’inaugurazione del nuovo Centro Pino Daniele, e ora bisogna andare avanti. Siamo al lavoro per completare il risanamento di Caivano, e per estendere quel modello, che ha funzionato, ad altre periferie degradate e che hanno bisogno del ritorno dello Stato".
  • "L’appuntamento al quale ci stiamo preparando - ha poi aggiunto - invece, è il Giubileo della Chiesa Cattolica. La prossima notte di Natale, il 24 dicembre 2024, ci sarà l’apertura della Porta Santa di San Pietro e l’inizio ufficiale. È previsto l’arrivo a Roma nel 2025 di pellegrini da tutto il mondo e il Governo tutto sta lavorando, insieme all’Amministrazione capitolina e alla Regione Lazio, per recuperare i ritardi accumulati in passato e rendere la Capitale la città quanto più ospitale possibile per questo straordinario evento di fede, di cultura, di identità. Le opere che sono in corso di ultimazione rimarranno alla città"